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Come conquistare la fiducia del tuo gatto Come conquistare la fiducia del tuo gatto

Gabriella Tami Dottoresa in Medicina Veterinaria e Master in Etologia
Pubblicazione: 28/02/23
Come conquistare la fiducia del tuo gatto

Se hai appena adottato un gatto o un gattino, ma non sai da dove cominciare per costruire una relazione di fiducia e affetto, questo è l’articolo che fa per te. Se invece vivi con lui da più anni, non è ancora troppo tardi per migliorare il vostro rapporto, soprattutto non si sente al 100% a suo agio in famiglia. Continua a leggere e scopri da dove iniziare.

Soddisfa le sue esigenze “da gatto”

Le esigenze “feline” sono diverse dalle nostre e, per questo, capita di dimenticare qualche aspetto fondamentale trascurabile per te, ma non per il tuo gatto. Per soddisfare i suoi bisogni, è sicuramente importante prendersi cura dell’alimentazione e della salute, ma lo è altrettanto creare un ambiente che promuova il suo benessere. La comunità scientifica riconosce 5 pilastri portanti per la cura del gatto1:

  • Garantire un senso di sicurezza, ovvero la libertà di muoversi con tranquillità nel suo spazio e avere luoghi dove rifugiarsi in caso di necessità.
  • Separare gli spazi destinati alle diverse attività (come mangiare, bere, riposare, fare i bisogni, affilare le unghie e giocare) e fornire vari posti che svolgono la stessa funzione, ad esempio posizionando più di una lettiera, più ciotole per il cibo e per l’acqua, ecc… In più, se vivi con più gatti in casa, questo punto è fondamentale per evitare conflitti.
  • Assecondare le sue abilità da cacciatore, mediante il gioco o con attività legate all’alimentazione.
  • Instaurare interazioni gradevoli, prevedibili e regolari con le persone… questo aspetto varia da gatto a gatto e, a seconda della genetica e delle esperienze passate, potrebbe essere ciò che ha bisogno per vivere bene.
  • Rispettare i sensi, soprattutto il suo delicato olfatto.

 


Soddisfare le sue esigenze è il punto di partenza per costruire una relazione sana: soprattutto se il tuo gatto si sente minacciato o insicuro in uno spazio nuovo con odori sconosciuti; infatti, stabilire una relazione con una persona nuova non è una delle principali preoccupazioni, anche se si tratta di un gatto socievole di natura.

Cerca di capire come si sente 


È rilassato? Spaventato? Irritato? Con l’eccezione di alcune espressioni lampanti, per esempio le orecchie totalmente appiattite sulla testa o la bocca aperta mentre soffia, i gatti sembrano imperscrutabili per la maggior parte delle persone2.

 Sembra che i giovani adulti, le donne e chi svolge la professione di veterinario, sono coloro che riescono a leggere meglio le emozioni dei gatti, in particolare quando si tratta di interpretare le sottigliezze delle loro espressioni facciali2. Purtroppo, invece, il semplice fatto di aver vissuto con uno o più gatti, o addirittura di aver condiviso tutta una vita insieme a loro, non è sufficiente per comprendere automaticamente il “gattese3.

Saper interpretare i dettagli delle sue espressioni feline è importante durante la convivenza soprattutto nei momenti più a stretto contatto: riconoscere le sue emozioni è fondamentale per decidere come comportarsi.

 

In generale, un gatto rilassato e ben disposto all’interazione con le persone mostra alcuni dei seguenti comportamenti: sbattere le palpebre lentamente, fare le fusa, strusciarsi con la testa o con il corpo, cercare il contatto fisico o stare in prossimità, rimanere con la pancia all’insù1.

Invece, un gatto che non vuole ricevere una carezza o che si è stancato del contatto agisce esplicitamente, lanciando una zampata, dando un morso, soffiando, muovendo la coda da una parte all’altra come se fosse una frusta; oppure il suo comportamento può essere sottile e può esprimere il suo disappunto ruotando le orecchie, appiattendo le palpebre superiori, smettendo di fare le fusa, mostrando degli spasmi sulla schiena, girandosi all’improvviso verso la mano che lo tocca, leccandosi brevemente sulla zona dove ha ricevuto il contatto o il naso, allontanandosi un po’, scuotendo la testa, irrigidendo i muscoli o muovendo nervosamente la punta della coda.

Questi sono alcuni dei segnali felini e sono un buon punto di partenza per studiare la comunicazione del tuo gatto.


Lascia che prenda l’iniziativa 

I gatti, anche quando sono ben socializzati con gli esseri umani, tendono a preferire le persone che li lasciano riposare tranquilli e che non li inseguono quando vogliono andarsene4. In altre parole, preferiscono avere il controllo sull’interazione con le persone e decidere quando smettere. Quindi per instaurare una relazione di fiducia con il tuo gatto, lasciagli modo di avvicinarsi e di stabilire un contatto fisico; questo vale sia quando hai appena adottato un micio, sia quando vuoi rafforzare il rapporto con il gatto con cui vivi.

Tuttavia, puoi iniziare anche tu a interagirci, per esempio, puoi avvicinarti senza invadere il suo spazio, abbassarti alla sua altezza, parlargli con dolcezza, stendere una mano verso di lui, ma senza guardarlo fisso negli occhi1'4. Nel regno animale, lo sguardo fisso potrebbe essere quello di un cacciatore che ha adocchiato la sua preda o di un individuo che tiene sotto controllo un rivale.

Anche se la sua bellezza ti ipnotizza, uno sguardo meno intenso risulta meno minaccioso. Se poi chiudi lentamente le palpebre, un po’ come fanno loro quando ci guardano, ancora meglio. I gatti sembrano apprezzare questo gesto e non solo tendono a rispondere con lo stesso gesto ma è anche più probabile che si avvicinino5. Se finalmente il gatto si avvicina e ti annusa, resisti: non è ancora il momento di toccarlo. 

Se vuole essere toccato, ti toccherà lui per primo, strusciandosi. In questo caso, una carezza delicata sulle tempie, sulle guance o sotto al mento può essere un buon modo di cominciare6. Ma per assicurarti di mantenere vivo il contatto, mentre lo accarezzi, fai delle piccole pause e allontana la mano. Come reagisce il gatto? Se si avvicina, significa che ne vuole ancora; se guarda da un’altra parte, è il momento di fermarsi.


Se dovesse allontanarsi quando provi a interagire con lui, probabilmente non è in vena di compagnia.
Non inseguirlo: attendi e rispetta la sua decisione. 

Lasciargli l’iniziativa per interagire è il modo migliore per scoprire le sue preferenze e ridurre il rischio di mal interpretare i suoi desideri, soprattutto se hai voglia di accarezzarlo a tutti i costi.

Scopri le sue preferenze e rispettale

Ogni gatto ha le sue preferenze su come e quando interagire e anche con quali persone: ci sono gli amanti delle grattatine, delle carezze con due dita, del massaggio con la mano, delle pacche leggere, della spazzolata, quelli che amano essere presi in braccio o di dormire sulle ginocchia della persona ma senza essere toccati, gli amanti del contatto fugace e frequente o della maratona di coccole, e ancora, gli appassionati della carezza sulla testa, sulla pancia, alla base della coda, etc.

Insomma, se non sai come fare con un gatto, non dare nulla per scontato: ogni individuo ha le sue preferenze e vanno scoperte facendo piccole prove e prestando attenzione alle sue reazioni; noi dobbiamo comportarci di conseguenza.

Ogni gatto ha le sue preferenze per ricevere le coccole. Il contatto sulle tempie, ovvero le regioni alla base delle orecchie, in genere stimola reazioni positive6'7. La zona delle guance e del mento sono altri punti dove i gatti accettano di buon grado una grattatina. Invece, toccare il dorso, i fianchi, le zampe e la coda provoca reazioni diverse6 e, in genere, la base della coda e la pancia sono parti del corpo considerate taboo2.

Ricorda che le abitudini di un gatto possono cambiare nel tempo: osservalo costantemente per capire se gradisce o meno il contatto fisico. Tra le altre cose, questi cambiamenti nelle preferenze possono essere un campanello di allarme che può indicare un’indisposizione o che il gatto potrebbe avere bisogno di una visita dal veterinario: presta attenzione!

Conoscere e rispettare il tuo amico è imprescindibile per costruire una relazione solida; se l’interazione preferita del tuo gatto è il gioco o “conversare” con il suo umano preferito (senza contatto), prendine atto per non minare la sua fiducia. In più, quando un gatto non è spinto da continui tentativi per accarezzarlo “contro la sua volontà”, è possibile che si rilassi e si mostri più affettuoso e disponibile.


Da uno studio recente, è emerso che seguire delle linee guida ben precise per interagire con un gatto sconosciuto migliora in modo considerevole il loro livello di soddisfazione durante il contatto con le persone: i gatti reagiscono a chi segue determinati comportamenti, mostrandosi di buon umore, amichevoli e propensi al contatto; mentre ricevere attenzioni troppo invadenti tende a generare conflitti, aggressività e malumori2

I comportamenti utilizzati in questo studio sono stati denominati CAT (gatto, in inglese), dove la C significa lascia al gatto il Controllo dell’inizio e della fine dell’interazione, A per Attenzione alla sua postura e al comportamento durante l’interazione e infine T corrisponde a Tocca solo le sue zone preferite, cioè base delle orecchie, guance e sotto il mento.


Gestisci tutto con molta calma e pazienza

Con il tuo gatto è necessario avere pazienza e mantenere la calma, altrimenti può innervosirsi quando prova a rilassarsi. Ci sono alcune cose da tenere a mente, soprattutto se il tuo gatto è appena arrivato in famiglia: ambientarsi nella nuova casa e ai nuovi odori, conoscere tutti i componenti, sia quelli a due che a quattro zampe, adattarsi alla nuova routine, ecc… Il suo corpo e la sua mente dovranno elaborare il nuovo adattamento e lui può aver bisogno di tempo: lo stress non è un buon alleato quando si tratta di cominciare bene una relazione. Infatti, forzare il gatto a ricevere un contatto sarà controproducente.


È meglio non toccarlo in
situazioni particolari,
ad esempio quando dorme
o mentre gioca; evita di
prenderlo in braccio
se sai che non gradisce:
resistere è difficile!


Inoltre, i gatti non amano particolarmente ricevere attenzioni effusive, ma la loro reazione non sempre è chiara nel rifiutare (dal nostro punto di vista, ovviamente). Ci sono gatti che si stressano di più e gatti che grazie al loro comportamento riescono a tenere a distanza le persone più espansive8.

Infine, cerca di non innervosirti se il tuo gatto non ha voglia di interagire: i felini sono animali sensibili al tono della nostra voce e notano tutte quelle espressioni che suggeriscono emozioni negative come la rabbia9.

Quindi… forzarlo nei momenti di socievolezza accelerando i tempi può avere l’effetto contrario e metterlo in costante stato di all’erta. Agisci invece con calma e pazienza per conquistare la sua fiducia.

Coltiva aspettative realistiche

Le esperienze passate del gatto, soprattutto quando ancora cucciolo, sono incisive nella sua predisposizione a fidarsi delle persone e a rilassarsi durante le coccole.

 I ricordi piacevoli vissuti da piccolo con le persone, soprattutto tra la 2° e la 7° settimana di vita, cioè nella fase di socializzazione, hanno un impatto importante nel relazionarsi in futuro, sia in senso positivo che negativo10'11.

Questo vuol dire che alcuni gatti potrebbero non essere pronti a creare una relazione stretta con un essere umano.

Non trascurare il gioco e il training

Un gatto affettuoso è sinonimo di grande soddisfazione per i suoi padroni12, ma le “coccole” non sono tutto: anche il gioco è un valido alleato per costruire e mantenere una relazione armoniosa13 e lo stesso si può dire del training. 

Creare un ambiente idoneo che incentiva comportamenti corretti in casa e rinforzare positivamente quelli che ci interessano, sono aspetti essenziali per comunicare efficacemente con il tuo amico baffuto e mantenere una buona relazione. 

Insomma, la fiducia di un gatto va conquistata dal primo momento che mette zampa in casa e va coltivata nel rispetto delle sue preferenze.

Ricorda che non è sempre semplice ottenere un legame sereno con il tuo gatto anche se hai seguito tutti i passi da fare. Se ti trovi in difficoltà, non esitare a contattare il tuo veterinario per aiutarti gradualmente nella costruzione di un legame armonioso basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco.

Bibliografia usata:

1. Ellis, S. L., Rodan, I., Carney, H. C., Heath, S., Rochlitz, I., Shearburn, L. D., Sundahl, E., & Westropp, J. L. (2013). AAFP and ISFM feline environmental needs guidelines. Journal of feline medicine and surgery, 15(3), 219-230.
2. Haywood, C., Ripari, L., Puzzo, J., Foreman-Worsley, R., & Finka, L. R. (2021). Providing Humans With Practical, Best Practice Handling Guidelines During Human-Cat Interactions Increases Cats' Affiliative Behaviour and Reduces Aggression and Signs of Conflict. Frontiers in Veterinary Science, 835.
3. Dawson, L., Niel, L., Cheal, J., & Mason, G. (2019). Humans can identify cats’ affective states from subtle facial expressions. Animal Welfare, 28(4) 519-531.
4. Mertens, C., & Turner, D. C. (1988). Experimental analysis of human-cat interactions during first encounters. Anthrozoös, 2(2), 83-97.
5. Humphrey, T., Proops, L., Forman, J., Spooner, R., & McComb, K. (2020). The role of cat eye narrowing movements in cat–human communication. Scientific reports, 10(1), 1-8.
6. Soennichsen, S., & Chamove, A. S. (2002). Responses of cats to petting by humans. Anthrozoös, 15(3), 258-265.
7. Ellis, S. L. H., Thompson, H., Guijarro, C., & Zulch, H. E. (2015). The influence of body region, handler familiarity and order of region handled on the domestic cat's response to being stroked. Applied Animal Behaviour Science, 173, 60-67.
8. Ramos, D., Reche-Junior, A., Fragoso, P. L., Palme, R., Yanasse, N. K., Gouvêa, V. R., ... & Mills, D. S. (2013). Are cats (Felis catus) from multi-cat households more stressed? Evidence from assessment of fecal glucocorticoid metabolite analysis. Physiology & behavior, 122, 72-75.
9. Quaranta, A., d’Ingeo, S., Amoruso, R., & Siniscalchi, M. (2020). Emotion recognition in cats. Animals, 10(7), 1107.
10. Karsh E. B., & Turner D. C. (1998). The human-cat relationship. In: Turner y Bateson (eds) The domestic cat: the biology of its behaviour. Cambridge University Press, Cambridge, pp.67-81.
11. Casey RA, Bradshaw JWS, 2008. The effects of additional socialisation for kittens in a rescue centre on their behaviour and suitability as a pet. Applied Aninal Behaviour Science 114, 196-205.
12. Normando, S., Venturini, T., Filugelli, L., Bonetti, O., Mutinelli, F., & Contalbrigo, L. (2022). Cat-human bond: Satisfaction and behavioural complaints among Italian respondents. Applied Animal Behaviour Science, 256, 105749.
13. Henning, J. S. L., Nielsen, T., Fernandez, E., & Hazel, S. (2022). Factors associated with play behavior in human-cat dyads. Journal of Veterinary Behavior, 52, 21-30.

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