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Perché il mio gatto non vuole giocare con i suoi giocattoli? Perché il mio gatto non vuole giocare con i suoi giocattoli?

Gabriella Tami Dottoresa in Medicina Veterinaria e Master in Etologia
Pubblicazione: 30/03/23
Perché il mio gatto non vuole giocare con i suoi giocattoli

Il gioco è un pilastro del benessere del tuo gatto perché stimola le sue abilità nella caccia e lo mantiene in forma con il movimento. I gatti amano giocare per natura, ma a volte non lo fanno quanto vorremmo rendendo difficile risvegliare il loro desiderio al gioco

L’apparente disinteresse può essere il risultato di molti fattori e spesso non significa che non abbia voglia di giocare. In quanto cacciatori, non perdono mai davvero l’interesse ad inseguire una potenziale preda e, allo stesso modo, non sono mai annoiati a giocare con gli oggetti1. Scopriamo insieme quali sono i motivi che frenano un gatto di fronte ai giocattoli:

Avere aspettative sbagliate e non riconoscere quando il gatto sta giocando

La giocosità del tuo gatto è spesso molto più sottile di quello che pensiamo. A volte sembra giocare quando in realtà sta fissando l’obiettivo da lontano, per poi pedinarlo furtivamente e quindi prepararsi ad avventarsi sul giocattolo portando così a compimento la “caccia”. Non si tratta di inseguire la preda fino allo sfinimento perché se troppo complicato e richiede troppe energie i gatti abbandonano e aspettano altro. A volte, il semplice fatto di fissare un giocattolo indica che il gioco è già iniziato.

Organizza diverse sessioni di gioco al giorno, anche di pochi minuti, dove alterni movimenti lenti ad alcuni più veloci.

Ti consigliamo anche di posizionare un ostacolo nella stanza così da nascondere il giocattolo in attesa dell’agguato del tuo gatto.


Aspettare che il tuo gatto giochi da solo

La maggior parte delle persone attende l’iniziativa del proprio gatto lasciando in giro giocattoli come topolini o palline2, i felini sono stimolati quando vedono movimenti irregolari3: un giocattolo immobile è come una preda senza vita

Fai ruotare i suoi giocattoli e, se amano l’erba gatta, la valeriana o il matatabi, gioca con questi.

Oppure prova con dei giocattoli automatici come distributori di cibo; o ancora organizza delle sessioni di gioco interattivo dove lanci il giocattolo.


Le modalità di giocare del tuo gatto cambiano nel tempo

Durante le diverse fasi della sua vita, i gatti cambiano le preferenze nel gioco. I gattini e i giovani adulti preferiscono i giochi più piccoli e leggeris4, con sessioni più frequenti e lunghe e tendono a familiarizzare con gli oggetti della casa che con quelli nuovi.

I gatti anziani, invece, giocano per meno tempo e con minore intensità preferendo giocattoli già usati in passato5.

Siamo noi che dobbiamo adattarci alle diverse fasi della vita del gatto. Se, ad esempio, il tuo gatto è anziano, dovrai muovere il giocattolo più lentamente in modo che lo veda come una preda facilmente raggiungibile.


Non conoscere le “regole del gioco”

Una preda che corre verso il predatore può attivare la percezione di pericolo anziché stimolare l’istinto del gatto. Molte persone entrano in contatto con il proprio gatto con il giocattolo quando vedono che non risponde al gioco, senza però rendersi conto che così lo allontanano distruggendo il loro entusiasmo.

Se il giocattolo dovesse colpire il tuo gatto, questo potrebbe reagire tirando una zampata che non significa partecipazione al gioco ma allontanamento dal fastidio. In altre parole, il tuo gatto entra in uno stato di paura o frustrazione.

Presta attenzione ad un altro fattore: non avvicinare il giocattolo a meno di 25cm dal suo muso perché altrimenti non riuscirà a concentrarsi bene6 e dovrà ricorrere ad altri sensi come l’olfatto e il tatto per capire la situazione. Lascialo decidere se avvicinarsi oppure no.

Per questo motivo, quando introduci un nuovo giocattolo, il nostro consiglio è di non avvicinarlo troppo al tuo gatto.

Durante il gioco, tieni il giocattolo ad una giusta distanza, in linea retta e perpendicolare e evita di accarezzarlo: un predatore concentrato sulla sua preda non è in vena di coccole.


Non lasciare la possibilità di catturare la preda

Se la “preda” è sempre in movimento e il gatto non ha modo di catturarla, il gioco diventa frustrante e demotivante.

Giocare non è una gara tra te e il tuo gatto per vedere chi è più abile: ricorda che anche se in questa interazione sei tu a muovere il giocattolo, il focus è sul tuo gatto con la sua preda.

Lasciagli prendere e mordere il suo trofeo di tanto in tanto per rendere stimolante la sessione di gioco. Non è una gara che include te, ma è il tuo gatto contro la sua “preda”.


Non ha ancora scoperto le sue preferenze nel gioco

Ogni gatto ha i suoi giochi preferiti3. Alcuni sono molto selettivi sul tipo di preda, mentre altri meno e si adattano a qualsiasi cosa gli capita a tiro4

Ci sono poi gatti che preferiscono cacciare prede a terra e altri prede volanti; alcuni amano giocattoli di piccole dimensioni e altri osano giocare con quelli più grandi. Anche la durata della sessione di gioco varia da gatto a gatto così come varia la preferenza all’erba gatta, alla valeriana o al matatabi. Il compito di noi padroni è aiutarli a scoprire cosa li stimola al 100%.

Presta attenzione alla sensibilità di determinati profumi come l’erba gatta, la valeriana o il matatabi: alcune piante stimolano o meno l’interesse del tuo gatto al gioco.


Non scegliere giocattoli inadatti

Per quanto un giocattolo possa sembrare realistico e “attraente”, può risultare inefficace per stimolare il gioco nel gatto se non ha alcune caratteristiche.

Dimensioni adeguate, suoni interessanti, zampe e coda incorporate, pelo e/o piume e infine movimento irregolare1
Quindi, un giocattolo di grandi dimensioni a forma di pesce e che si muove da solo può essere divertente per noi, ma non per il tuo gatto. 

Al contrario, un cilindro di cartone appeso a filo, una carota di peluche con all’interno un po’ di erba gatta o una pallina da ping pong potrebbero essere sufficienti a risvegliare l’istinto da cacciatore. Sono oggetti utili soprattutto se il tuo gatto vive in casa o non ha mai visto prede dal vivo5

Altri aspetti importanti per stimolare il gioco sono la novità del giocattolo e la possibilità che l’aspetto cambi quando viene attaccato: quando il tuo gatto colpisce o morde una preda questa dovrebbe subire un cambiamento fisico.

Tuttavia, se la preda non reagisce sarà percepita come “immortale” e che non vale la pena cacciare. Il tuo gatto potrebbe perdere interesse velocemente. A volte basta dare lo stesso identico giocattolo, ma con un colore o un profumo diverso per risvegliare l’istinto predatorior1.

Esposizione a situazioni di stress o a problemi di salute

Il gioco, di qualunque tipologia, rimane uno dei pilastri del benessere del tuo gatto e la sua assenza potrebbe essere un problema7

Infatti, sia il dolore che lo stress riducono il desiderio di giocares8. Ad esempio, un gatto giocherellone può essere inibito in presenza di altri gatti con cui non ha un buon rapporto, ma può rispondere con entusiasmo se gli viene concessa una sessione di gioco “privata”.

È bene che abbiano uno spazio di gioco tranquillo. Dobbiamo prestare attenzioni ai cambiamenti delle loro abitudini di gioco, perché potrebbero indicare un problema alla salute fisica o emotiva.

Ora che sai quali possono essere i problemi del tuo gatto con poca voglia di giocare, scopri i modi per risolverli e impara tutto su come stimolare e aiutare il tuo gatto a ritrovare la voglia di giocare ed essere tranquillo nel sapere che è un gatto felice.

Bibliografia consultata:

1. Hall, S. L., Bradshaw, J. W. (1998). The influence of hunger on object play by adult domestic cats. Applied Animal Behaviour Science, 58(1-2), 143-150.
2. Strickler, B. L., Shull, E. A. (2014). An owner survey of toys, activities, and behavior problems in indoor cats. Journal of Veterinary Behavior, 9(5), 207-214.
3. Shreve, K. R. V., Mehrkam, L. R., Udell, M. A. (2017). Social interaction, food, scent or toys? A formal assessment of domestic pet and shelter cat (Felis silvestris catus) preferences. Behavioural processes, 141, 322-328.
4. Dickman, C. R., Newsome, T. M. (2015). Individual hunting behaviour and prey specialisation in the house cat Felis catus: implications for conservation and management. Applied Animal Behaviour Science, 173, 76-87. 
5. Pyari, M. S., Uccheddu, S., Lenkei, R., Pongracz, P. (2021). Inexperienced but still interested–Indoor-only cats are more inclined for predatory play than cats with outdoor access. Applied Animal Behaviour Science, 241, 105373.
6. Bloom, M., Berkley, M. A. (1977). Visual acuity and the near point of accommodation in cats. Vision Research, 17(6), 723-730.
7. Vojtkovská, V., Voslářová, E., Večerek, V. (2020). Methods of assessment of the welfare of shelter cats: A review. Animals, 10(9), 1527.
8. Rochlitz, I. (2005). A review of the housing requirements of domestic cats (Felis silvestris catus) kept in the home. Applied Animal Behaviour Science, 93(1-2), 97-109.

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