Il mio primo cane ed io

Perché il mio cane piange di notte? Perché il mio cane piange di notte?

Gabriella Tami Dottoresa in Medicina Veterinaria e Master in Etologia
Pubblicazione: 14/03/24
Perché il mio cane piange di notte?

Se ti sei mai chiesto come mai il tuo cane piange durante la notte, stai leggendo l’articolo che fa per te. Vedrai come riescono a comunicare con noi senza “parlare” e scoprirai le ragioni per cui a volte esprimono le loro emozioni con il pianto. Preparati a capire il tuo cane senza usare le parole!

Come comunicano i cani?

I cani hanno molti modi di comunicare e, anche se ogni cane è diverso, capita spesso che quando abbaiano e si lamentano stanno in realtà cercando di “parlare” con noi1.

I pianti sono suoni acuti e di bassa intensità emessi fin dalla più tenera età in diverse situazioni. La loro frequenza può arrivare fino agli ultrasuoni, cioè può superare la nostra capacità acustica2 ma non quella di un cane3. Questi suoni hanno una struttura acusticamente molto variabile e per questo motivo è difficile percepire un cane che piange4. Inoltre, più il pianto del cane è irregolare, più si ha la sensazione che il cane stia vivendo una forte tempesta emotiva5.

Sapevi che...

I cani anziani tendono a cambiare il modo in cui piangono ed emettono grida più irregolari rispetto al passato6. Questi cambiamenti sono dovuti all’invecchiamento dell’apparato vocale.


Nonostante il pianto abbia un suono triste per molte persone, paragonabile al pianto di un bambino7, questa vocalizzazione può essere associata a diversi stati emotivi in un cane, spaziando dall’eccitazione alla paura, dall’ansia alla frustrazione. Infatti, i cani possono piangere per salutare, quando giocano, quando vogliono tranquillizzare un individuo, quando cercano un contatto o quando si trovano da soli8. D’altro canto, non sentirai mai un cane lamentarsi per minacciare gli altri8.

Perché i cani piangono quando è notte?

Ci sono diversi motivi per cui il tuo cane può piangere di notte: ciò dipende dall’età (cucciolo, adulto o anziano), dal contesto, dalle condizioni di salute e dal proprio stato emotivo:

Vuole attirare l’attenzione: Una delle spiegazioni più probabili del pianto notturno è perché il tuo cane vuole attirare l’attenzione, a prescindere dalla sua età. Fa così perché ha bisogno di qualcosa che non può fare da solo, ad esempio uscire per i suoi bisogni, bere quando finisce la sua acqua, oppure non riesce a raggiungere un giocattolo finito sotto il mobile, ecc… Il suo lamento è difficile da ignorare e diventa particolarmente efficace per attirare l’attenzione delle persone in situazioni che non sono gestibili in autonomia4. In più, anche se i cani piangono in modo istintivo, succede che si rendano conto che il loro pianto permette di ottenere ciò di cui hanno bisogno o desiderano: per questo sanno farlo in modo palese9. In questo caso, il pianto diventa un comportamento appreso.

Per evitare che il tuo cane interrompa il sonno durante la notte, assicurati che abbia tutto ciò di cui ha bisogno e che sia a posto fisicamente: portalo a spasso prima di andare a dormire, riempi di acqua la sua ciotola e rendi comodo e accogliente il suo angolino per dormire. È importante tenere a mente che il modo in cui si reagisce al pianto può impattare sui suoi comportamenti futuri in situazioni simili9.

Sta affrontando una situazione di stress: Se hai appena adottato un cucciolo, è molto probabile che durante le prime notti pianga di più: questo perché si sta adattando alla sua nuova famiglia, alla nuova casa, a una nuova quotidianità, … In questi casi, l’uso di feromoni sintetici analoghi a quelli prodotti dalla mamma può accelerare il processo di adattamento10 e favorire il riposo notturno del cucciolo e della mamma (se presente).

Anche i cani più anziani possono piangere quando si trovano ad affrontare cambiamenti improvvisi nella loro routine o in altre situazioni di stress.

È rimasto da solo: Molti cani soffrono di alcuni disturbi legati alla separazione ed emettono diversi suoni quando si trovano da soli in casa o sono lontani dal loro padrone; il pianto è una delle prime reazioni in risposta alla solitudine11. Tuttavia, se non c’è nessuno in casa con lui o nella stanza in cui si trova, e non inizia a piangere più forte, il suo lamento può passare inosservato12.

Se il cane soffre particolarmente di ansia da separazione è possibile che faccia i bisogni in casa o che distrugga gli oggetti quando è da solo. In questi casi, è preferibile rivolgersi a un veterinario specializzato nel comportamento animale.

C’è qualcosa che lo spaventa: Un cane spaventato può piangere, ma non solo: può tremare, nascondersi, cercare il contatto con il proprio padrone, ecc… Un temporale notturno o i fuochi d’artificio possono svegliare un cane che ha paura dei rumori forti fino a farlo piangere nel cuore della notte13.

Ci sono problemi di salute: Se il tuo cane piange di notte ciò può essere legato a un dolore o un disagio14, soprattutto se si tratta di un cane adulto o anziano. In questo caso, potresti notare anche altri cambiamenti comportamentali o sintomi di insofferenza. Chiama il tuo veterinario di fiducia per un consiglio mirato.

Sta “sognando”: Non possiamo sapere se i cani sognano oppure no, ma sappiamo che ogni ciclo di sonno ha una fase chiamata REM (Rapid Eye Movements) in cui gli esseri umani sognano. In questa fase, i cani possono piangere, avere movimenti ritmici degli arti e addirittura emettere abbai e ululati “smorzati”15.

 


Ci sono diverse situazioni in cui puoi sentire il tuo cane piangere di notte, ma è sempre importante esaminare il contesto e gli altri comportamenti che mostra per comprenderne le cause. Se non riesci a capire il motivo del suo lamento e la situazione non sembra migliorare, o pensi che dietro ai suoi pianti ci sia un problema fisico o emotivo, contatta subito il tuo veterinario per capirne di più.

Bibliografia consultata:

1. Pongrácz, P., Molnár, C., & Miklósi, Á. (2010). Barking in family dogs: an ethological approach. The Veterinary Journal, 183(2), 141-147.
2. Volodina, E. V., & Volodin, I. A. (2018). Dogs Canis familiaris and dholes Cuon alpinus squeak close to ultrasound. In 1st African Bioacoustics Community Conference. Cape Town. South Africa: University of Cape Town (Vol. 50).
3. Heffner, H. E. (1983). Hearing in large and small dogs: Absolute thresholds and size of the tympanic membrane. Behavioral Neuroscience, 97(2), 310.
4. Sibiryakova, O. V., Volodin, I. A., & Volodina, E. V. (2021). Polyphony of domestic dog whines and vocal cues to body size. Current Zoology, 67(2), 165-176.
5. Massenet, M., Anikin, A., Pisanski, K., Reynaud, K., Mathevon, N., & Reby, D. (2022). Nonlinear vocal phenomena affect human perceptions of distress, size and dominance in puppy whines. Proceedings of the Royal Society B, 289(1973), 20220429.
6. Marx, A., Lenkei, R., Pérez Fraga, P., Bakos, V., Kubinyi, E., & Faragó, T. (2021). Occurrences of non-linear phenomena and vocal harshness in dog whines as indicators of stress and ageing. Scientific reports, 11(1), 4468.
7. Parsons, C. E., LeBeau, R. T., Kringelbach, M. L., & Young, K. S. (2019). Pawsitively sad: pet-owners are more sensitive to negative emotion in animal distress vocalizations. Royal Society open science, 6(8), 181555.
8. Cohen, J. A., & Fox, M. W. (1976). Vocalizations in wild canids and possible effects of domestication. Behavioural Processes, 1(1), 77-92.
9. Volodina, E.V., Volodin, I.A., Filatova, O.A., (2006). The occurrence of nonlinear vocal phenomena in frustration whines of the domestic dog Canis familiaris. Adv Bioacoust Dissert SASA Hist Nat 47, 257–270.
10. Gaultier, E., Bonnafous, L., Vienet‐Legué, D., Falewee, C., Bougrat, L., Lafont‐Lecuelle, C., & Pageat, P. (2008). Efficacy of dog‐appeasing pheromone in reducing stress associated with social isolation in newly adopted puppies. Veterinary Record, 163(3), 73-80.
11. Pongrácz, P., Lenkei, R., Marx, A., & Faragó, T. (2017). Should I whine or should I bark? Qualitative and quantitative differences between the vocalizations of dogs with and without separation-related symptoms. Applied Animal Behaviour Science, 196, 61-68.
12. Pongrácz, P., Czinege, N., Haynes, T. M. P., Tokumaru, R. S., Miklósi, Á., & Faragó, T. (2016). The communicative relevance of auditory nuisance: barks that are connected to negative inner states in dogs can predict annoyance level in humans. Interaction Studies, 17(1), 19-40.
13. Dreschel, N. A., & Granger, D. A. (2005). Physiological and behavioral reactivity to stress in thunderstorm-phobic dogs and their caregivers. Applied Animal Behaviour Science, 95(3-4), 153-168.
14. Gilberto, D. B., Motzel, S. L., & Das, S. R. (2003). Postoperative pain management using fentanyl patches in dogs. Journal of the American Association for Laboratory Animal Science, 42(4), 21-26.
15. Adams, G. J., & Johnson, K. G. (1993). Sleep-wake cycles and other night-time behaviours of the domestic dog Canis familiaris. Applied Animal Behaviour Science, 36(2-3), 233-248. 

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