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Adottare un cane adulto: cosa aspettarsi? Adottare un cane adulto: cosa aspettarsi?

Gabriella Tami Dottoresa in Medicina Veterinaria e Master in Etologia
Pubblicazione: 07/06/23
Adottare un cane adulto: cosa aspettarsi?

Se stai pensando di aprire le porte di casa tua e accogliere nel tuo cuore un cane adulto che cerca amore, ma vuoi essere sicuro di prendere la decisione giusta, questo articolo ti aiuterà a capire cosa aspettarsi dalla sua convivenza. Considera che ogni cane adulto ha un passato che ha lasciato il segno nei suoi atteggiamenti e nelle aspettative sul mondo che lo circonda.

Che tu lo abbia trovato per strada, in un rifugio o all’interno di un canile, un cane può diventare un ottimo compagno di vita con cui condividere avventure e momenti indimenticabili.

Poche sorprese

Un cane adulto è così come si vede. Non ci sono grossi cambiamenti sulle dimensioni o sulle caratteristiche fisiche e lo stesso vale per la sua indole; ci sono tratti di personalità che rimangono stabili nel tempo così come la disponibilità al gioco, l’approccio verso le persone e la tendenza a spaventarsi1. Persino l'impulsività2 rimane stabile nel tempo. Questo però non significa che il suo comportamento non possa subire alcune modicheo3. Infatti, diversi fattori possono influenzare il suo modo di essere, come l’educazione impartita4, le esperienze passate (soprattutto se traumatiche) o il semplice fatto di diventare adulti e invecchiare: per esempio, il livello di eccitazione e di attività di un cane tendono a diminuire con l’avanzare dell’età5

La sterilizzazione è un altro fattore che potrebbe influenzare il comportamento del tuo cane, soprattutto se viene operato in periodi specifici6,7. Inoltre, a volte si verificano cambiamenti transitori nell’atteggiamento del cane che lo predispongono ad essere più “ottimista” o “pessimista” e quindi reagire in modo differente8. Ad esempio, una serie di situazioni spiacevoli o spaventose può distogliere la sua attenzione dalle esperienze positive e renderlo sensibile ai pericoli presenti nell’ambiente. Questo particolare “stato d’animo” può mettere il cane sulla difensiva, nonostante sia curioso e coraggioso di natura.

Questione di temperamento

Il temperamento si riferisce a quelle tendenze comportamentali prevedibili e stabili nel tempo che un cane manifesta in più situazioni9. Il temperamento è il risultato della genetica e delle esperienze passate. In particolare, le esperienze vissute da cucciolo e da adolescente hanno più importanza sullo sviluppo e come il cane percepisce il mondo intorno a lui10. Anche quando è in fase di gestazione, il cane può essere esposto a situazioni che possono essere influenti sul suo modo di essere e reagire diversamente agli stimoli10.

Non è più un cucciolo

Il “lato positivo” di aver superato la pubertà è che, oltre a stabilizzare il fisico e il carattere, in molti casi non sarà più necessario insegnare al cane a fare i bisogni: durante i primi anni, il cane potrebbe aver sviluppato una preferenza a farli su terreni come l’erba, la terra o l’asfalto. Tuttavia, potrebbe accadere che si verifichino alcuni inconvenienti durante la fase di adattamento che riguardano la nuova casa, la famiglia, la routine, la nuova città, l’alimentazione…...11. Urinare o defecare all’interno della casa può avere molte spiegazioni, anche in un cane che ha già imparato a fare i suoi bisogni all’esterno: ad esempio, potrebbe soffrire di problemi di salute, avere paura a uscire, soffrire di ansia per il timore di rimanere solo o altre situazioni domestiche12.

Da adulto dovrebbe essersi lasciato alle spalle la fase dove esplorano l’ambiente unicamente con la bocca, atteggiamento tipico dei cuccioli; questa tendenza spesso si traduce con mobili della casa rovinati13. Inoltre, il livello di attività tende a diminuire man mano che il cane diventa più grande14: un cane di un anno di età di solito è abbastanza attivo, rimanendo vigile per più di 3 ore e mezza al giorno e svolgendo un’attività fisica abbastanza intensa; con l’età tutti questi aspetti tendono a diminuire14

D’altro canto, adottare un cane che ha appena superato la fase da cucciolo e da adolescente può essere un momento “delicato”, soprattutto se ci sono grandi differenze tra il luogo in cui il cane è cresciuto e il suo nuovo ambiente. Per esempio, un cane cresciuto in una zona tranquilla di campagna e che ora abita nel centro di una grande città potrebbe avere difficoltà di adattamento, diventando più pauroso e assumendo comportamenti difensivi di fronte a situazioni non familiari15. È quanto accaduto in molti cuccioli adottati nel pieno della pandemia di Covid-19 che, una volta revocate le restrizioni sanitarie, si sono ritrovati in una realtà molto diversa da quella a cui erano abituati15

Inoltre, nella sua prima parte di vita, il cane potrebbe aver sviluppato abitudini molto diverse da ciò che ti eri prefissato per la nuova convivenza. Ad esempio, se ha vissuto in una casa dove gli era permesso salire sul divano, potrebbe salirci lo stesso una volta che abita con te, anche se avevi preparato una cuccia apposta. Può anche avere reazioni inspiegabili che però riflettono il suo vissuto. È importante ricordare che ciò che un cane ha imparato fino al momento dell’adozione fa parte di lui e rappresenta il punto di partenza della vostra relazione.

Il suo "bagaglio" di esperienze

I pregiudizi possono portare le persone a pensare che adottare un cane adulto di un rifugio significhi adottare un cane con problemi comportamentali16,17. E in effetti alcuni cani entrano nei rifugi o in canile a causa dei loro comportamenti. I motivi più comuni di chi interrompe la convivenza con il proprio cane sono legati a luoghi inappropriati, episodi di aggressività, incompatibilità con altri animali presenti in casa, problematiche legate a rimanere da soli, l’adattamento in casa, il continuo abbaiare o un’eccessiva irrequietezza18,19,20

Tuttavia, non tutti i comportamenti che sono alla base dell’abbandono sono davvero strani o hanno bisogno di correzioni comportamentali: a volte sono semplicemente atteggiamenti tipici della specie animale che la famiglia precedente non sapeva gestire e li reputava inaccettabili21,22. Inoltre, molti cani finiscono nei rifugi a causa di circostanze sfortunate. Se si considerano i fattori che influenzano il successo di un’adozione, prendere un cane ancora cucciolo non è sinonimo di garanzia23: anche se è più semplice adottare, l’educazione può rappresentare una vera e propria sfida per alcuni proprietari19.

Pronti per nuovi legami

Forse avrai pensato che al momento di adottare un cane adulto che ha già vissuto in diverse case, lui non si fidi più degli esseri umani e non possa più creare un legame con la tua famiglia. Niente di più sbagliato24: il bisogno a legarsi con le persone può accelerare la formazione di un rapporto felice con la sua nuova famiglia. In uno studio realizzato con cani che vivono in rifugio, bastano tre incontri di 10 minuti ciascuno, dove la persona si limita a parlare con il cane, ad accarezzarlo, giocare con lui e fare alcune sessioni di addestramento perché i cani iniziassero a mostrare un trattamento di riserbo nei confronti della persona24


La fase di adattamento 

Ci vuole del tempo per adattarsi a tutti i cambiamenti e gli stimoli che un’adozione comporta. La maggior parte delle novità avrà dei benefici per il cane, ma si tratta comunque di cambiamenti da considerare uno alla volta, per capire se sono effettivamente positivi o negativi. Dato che gli stimoli nuovi si verificano tutti insieme, la situazione può diventare un po’ pesante per il cane che potrebbe sentirsi a disagio e passare le notti sveglio, soprattutto se è un cane di piccola taglia25. Man mano che si abitua dormirà sempre meglio.

Gran parte dei cani adottati sembra trovare il proprio equilibrio entro la prima settimana, mentre altri potrebbero metterci fino a un mese26. E intervistando alcune persone, sembra che la percentuale di cani perfettamente integrati alla nuova casa aumenti26

C’è una fase che dura alcune settimane dopo l’adozione (ma la sua durata esatta non è specificata27) che viene denominata “luna di miele”. Durante questo periodo il cane è in fase di adattamento e ciò comporta un ritardo nello scoprire il suo carattere. Ad esempio, i primi giorni nella sua nuova famiglia il cane potrebbe non mostrare alcuni comportamenti che invece potrebbe presentare in seguito (come abbaiare quando qualcuno suona il campanello di casa).

Quando il cambiamento di vita avviene al contrario, cioè dalla famiglia al canile, il cane vive un processo di adattamento. Durante la prima settimana, ci sono alcuni cambiamenti ormonali, dovuta allo stress per poi tornare alla normalità28,29. A un mese dall’ingresso nel rifugio, diversi indicatori fisiologici mostrano come l’adattamento sia terminato30.

Le tempistiche di adattamento, da una famiglia al canile o viceversa, può variare a seconda della indole del cane31. L’ingresso in un nuovo ambiente, il contatto con persone sconosciute e i cambiamenti dei rapporti sociali sono tutti possibili fattori di stress che hanno impatto diverso a seconda del cane.

Bibliografia consultata:

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