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Prime passeggiate del mio cucciolo. Cosa fare e cosa evitare

Gabriella Tami - Dottorato di Ricerca in Medicina Veterinaria

Gabriella Tami · Dottorato di Ricerca in Medicina Veterinaria

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Pubblicato il 19.06.2024 · Modificato il 19.03.2025
Prime passeggiate del mio cucciolo. Cosa fare e cosa evitare
Indice

Dopo che il tuo cucciolo avrà già completato il ciclo vaccinale e sarà immunizzato, può finalmente mettere le zampe a terra con più libertà. Una nuova prospettiva che dischiuderà davanti ai suoi sensi nuovi odori, punti di vista e sensazioni tattili. Un'esperienza eccitante che si verifica in un momento in cui il cucciolo è particolarmente impressionabile e per la quale puoi avere bisogno di alcune indicazioni. Ecco qui le nostre per essere pronti e godervi le passeggiate sin dal primo momento.

In quale momento iniziare a passeggiare in libertà con il tuo cucciolo?

Il tuo veterinario di fiducia è la persona più indicata per darti informazioni al riguardo. Conosci lo stato di salute del tuo cucciolo, il piano di vaccinazione che ha applicato, oltre ad avere informazioni sull'incidenza delle malattie infettive nella zona in cui vivete. Tuttavia, la maggior parte dei cuccioli inizia solitamente a passeggiare in libertà all'inizio della tappa giovanile, che va dalla fine della socializzazione fino all'inizio dell'adolescenza, ossia tra i 3 e i 6 mesi circa. Si tratta di una seconda tappa di socializzazione, durante la quale è fondamentale che il cucciolo confermi le esperienze vissute fino a quel momento.

Come preparare il tuo cucciolo per la passeggiata?

Preparare il tuo cucciolo per la passeggiata

1. Abitualo a portare il collare o l'imbracatura

Non aspettare l'ultimo minuto per introdurre il materiale che utilizzerai per portarlo fuori a passeggio. Deve abituarsi alla sensazione di avere addosso qualcosa, e ogni cucciolo ha i suoi tempi. In particolare, nel caso dei cuccioli timi, devi essere molto attento a questo processo.

Primo passaggio

Presentagli il collare o l'imbracatura gradualmente. Non ci sono passaggi definiti per effettuare questo processo, ma affinché tu possa farti un'idea, all'inizio potresti lasciare il collare a terra affinché possa esplorarlo, ma senza lasciarglielo mordere e che lo usi come se fosse un giocattolo.

Secondo passaggio

Lascia che si abitui al fatto che hai il collare in mano e lo muovi in diverse direzioni senza che succeda nient'altro. Smetti quindi di muoverlo e semplicemente chiudilo e aprilo varie volte affinché il cucciolo acquisisca familiarità con il rumore.

Terzo passaggio

Se si mantiene tranquillo, fai gli stessi gesti che faresti se dovessi mettergli il collare, ma senza completare l'azione. Alla fine, vedrai che il cucciolo si mantiene totalmente rilassato quando alla fine chiudi il collare attorno al suo collo.

Nel caso dell'imbracatura, il processo può essere iniziato nella stessa maniera, ma al momento di metterglielo, può essere utile ricorrere ai dei premi in cibo per favorire l'avvicinamento del cucciolo all'imbracatura e per ottenere la sua collaborazione. D'altro canto, mettergliela "senza il suo permesso" alla lunga può generare condotte difensive, in particolare nel caso dell'imbracatura, che richiede una maggiore manipolazione rispetto al collare.

Quando alla fine gli hai messo il collare o l'imbracatura, bisogna lasciargliela addosso per periodi di tempo crescenti fino a che si dimentichi completamente che lo ha addosso e possa agire con naturalizza. Per favorire il suo rilassamento, puoi introdurre alcune attività piacevoli mentre metti il collare o l'imbracatura.

2. Abitua il cucciolo al guinzaglio

Quando il collare o l'imbracatura sono già una "sfida" superata, bisogna introdurre gradualmente il guinzaglio e abituare il cucciolo a camminare con qualcosa che lo "segua " da tutte le parti e che, in certe occasioni, gli impedisce di arrivare là dove vuole andare.

L'introduzione del guinzaglio è un processo simile a quello dell'introduzione del collare o dell'imbracatura. La grande differenza inizia quando lo agganci alla fibbia del collare o dell'imbracatura: a questo punto, assicurati che il guinzaglio non lo spaventi né gli crei disagio. Puoi utilizzare il cibo o i giocattoli affinché si distragga mentre iniziate a muovervi dentro casa con il guinzaglio addosso. Dopo che il guinzaglio non è più un motivo di preoccupazione, puoi iniziare a insegnarli a camminare senza allungamenti. La chiave di questo processo è premiarlo quando cammina e il guinzaglio non è sotto tensione.

Passeggiata del cucciolo

Puoi perfino iniziare a insegnarli a camminare con te senza guinzaglio, dandogli un pezzetto di cibo al tuo fianco quando si segue nei tuoi spostamenti, all'inizio molto brevi e successivamente sempre più lunghi. Dopo che avrà imparato a farlo, puoi ripetere l'esercizio con il guinzaglio addosso. Se hai un giardino o un altro spazio esterno protetto, puoi sfruttarlo per praticare questi esercizi, in maniera tale che quando uscite a passeggiare il guinzaglio è l'ultimo dei suoi pensieri.

3. Insegnali a rispondere al richiamo

I cuccioli non "hanno in dotazione" il fatto di rispondere al richiamo: devono impararlo ed è un'abilità che può essere utile provare prima di lasciarlo sguinzagliato in qualche momento della passeggiata. Inoltre, questo esercizio sarà utile per altre attività che potete fare insieme.

Puoi iniziare chiamando il tuo cucciolo con un segnale concreto, ad es. "vieni", da una distanza corta e premiarlo quando si avvicina. Man mano che capisce il segnale, puoi provare in situazioni più complesse: a maggiore distanza, in luoghi nuovi e senza essere a vista. Affinché risponda bene a questo esercizio, è fondamentale introdurre le distrazioni in maniera graduale.

Rispondere al richiamo dentro casa non è lo stesso che farlo all'esterno: ma mano che fai pratica di questo esercizio in situazioni più complesse, il cucciolo acquisirà l'abilità di rispondere al segnale del richiamo in presenza di distrazioni.

Come preparare il kit per la passeggiata?

È importante portare con sé il microchip di identificazione e una targhetta di identificazione

Anche se non hai programmato di lasciarlo sguinzagliato in nessun momento, è importante che quanto uscite a passeggiare, il cucciolo abbia impiantato il suo microchip di identificazione e porti una medaglietta identificativa appesa al collare. Se dovesse smarrirsi per qualsiasi motivo, questi elementi identificativi sono la sua "assicurazione" per tornare con te il prima possibile.

Per le vostre prime passeggiate, avrai bisogno di:

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Sacchetti per raccogliere le sue deiezioni.

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Una bottiglia d'acqua per pulire la sua urina.

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Quale premio in cibo.

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Un marsupio: è una opzione comoda e pulita per avere i premi a disposizione.

Ora di uscire a passeggiare

L'obiettivo delle prime passeggiate è che il cucciolo goda dell'esperienza e si senta sicuro all'esterno.

Se il cucciolo si "pianta" durante la passeggiata e non vuole avanzare, è possibile che la passeggiata sia durata troppo o che qualcosa lo spaventa. Se è stanco, lascialo riposare prima di tornare a camminare e prevedi passeggiate più corte per le prossime uscite. Tuttavia, se noti che è più stanco del solito, è preferibile consultarti con il tuo veterinario. D'altro canto, se è spaventato, non forzarlo in una direzione verso cui non vuole avanzare: allontanati dalla situazione che lo ha spaventato e prevedi come aiutarlo a superare le sue paure. Non dimenticare che ci sono molti professionisti che ti possono aiutare in questo processo.

Meglio passeggiare prima o dopo il pasto?

Passeggiare dopo il pasto può essere di aiuto affinché il cucciolo impari a fare i suoi bisogni per strada, ma bisogna differenziare una passeggiata realizzata con questa finalità da una passeggiata realizzata per fare attività fisica, relazionarsi con altri cani, esplorare ecc. Una "passeggiata per fare i bisogni fisiologici" consiste nel far scendere il cucciolo in strada affinché si trovi nel luogo giusto, al momento giusto, e tornare a salire pochi minuti dopo. Questa differenziazione è particolarmente importante nei cuccioli di razze grandi che hanno maggiore rischio di soffrire una dilatazione-torsione dello stomaco.

Portarlo al parco e allo sgambatoio: sì o no?

I parchi e gli sgambatoi sono luoghi per cani che sanno già relazionarsi con gli altri. Il tuo cucciolo continua a essere molto impressionabile nelle sue interazioni con gli altri cani. Per questa ragione, è fondamentale controllare da vicino tutti i suoi incontri con gli altri cani e, in base a chi c'è nello sgambatoio non è il luogo ideale per permettere al tuo cucciolo di avere un buon ricordo dei cani.

Nel bel mezzo di una sessione di gioco con un altro cane, assicurati che il tuo cucciolo si stia divertendo sempre. Alcune cattive esperienze con altri cani iniziano proprio lì, con compagni di gioco troppo invasivi e che non rispettano i segnali che indicano che il cucciolo vuole una pausa.

Conclusioni

Mentre le esperienze traumatiche che il cucciolo può aver vissuto durante la sua tappa di socializzazione potrebbero lasciare una traccia determinante sul futuro temperamento del cane, le prime impressioni positive acquisite durante la tappa di socializzazione non sono definitive e sono suscettibili di adattamenti durante la tappa giovanile.

Per questo momento, le passeggiate sono un momento chiave per continuare a proteggere il cucciolo e avanzare nella direzione giusta per diventare un adulto socievole ed equilibrato. Inoltre, le passeggiate rappresentano un'occasione fondamentale affinché il cucciolo esplori il mondo, si relazioni con i cani e le persone e si diverta. È una fonte d'intrattenimento e stimolo che segnerà un prima e un dopo nella vostra relazione. Hai tutto pronto per uscire a passeggiare?

Bibliografia consultata:

1. Pfaffenberger, C.J. & Scott, J.P. (1959). The relationship between delayed socialization and trainability in guide dogs. — J. Gen. Psychol. 95: 145-155.

2. Scott, J.P. (1958). Critical periods in the development of social behavior in puppies. — Psychosom. Med. 20: 42-54.

3. Wilsson, E. (2016). Nature and nurture—how different conditions affect the behavior of dogs. — J. Vet. Behav. Clin. Appl. Res. 16: 45-52.

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