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Differenze comportamentali tra gatti maschi e femmine

Gabriella Tami - Dottorato di Ricerca in Medicina Veterinaria

Gabriella Tami · Dottorato di Ricerca in Medicina Veterinaria

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Pubblicato il 29.07.2024 · Modificato il 24.04.2025
Identificare il sesso del gatto in base al comportamento
Indice

Al di là dell’aspetto fisico, ci sono dei comportamenti specifici di ciascun sesso che differenziano il maschio del gatto dalla femmina? Non sempre è possibile stabilire se un gatto è maschio o femmina in base al comportamento, anche se a volte osservare ciò che fa il gatto può rivelare degli indizi sul sesso.

Esistono differenze comportamentali?

Di solito le differenze comportamentali tra maschi e femmine non sono categoriche. A dirla tutta, ci sono pochi comportamenti unici per i gatti di uno specifico sesso e che ci aiutano a identificare con assoluta certezza se si tratta di un maschio o di una femmina: basta osservarne l’intensità o la frequenza. Le differenze che si manifestano sono definite come comportamenti sessualmente dimorfici e dipendono dall’organizzazione del cervello.

Le differenze comportamentali tra maschi e femmine riguardano l’intensità o la frequenza di certi comportamenti

Durante l’ultima fase della gestazione, il cervello del feto del maschio si completa sotto l’effetto del testosterone fino ad acquisire una struttura diversa da quella tipica delle femmine. Quindi, fin da piccoli, i mici di ambo i sessi tendono a comportarsi in modo diverso; ad esempio, i maschi tendono ad essere più avventati delle femmine durante il gioco sociale anche se le differenze si appiattiscono quando i gattini sono soliti giocare insieme fin da piccoli con altri simili1.

Le differenze comportamentali tra i sessi si accentuano con l’inizio della pubertà. Ciò è dovuto all’aumento di ormoni sessuali che stimolano i comportamenti riproduttivi, tra cui il corteggiamento e l’accoppiamento, ma anche la ricerca di un partner sessuale e la “competizione”.

I comportamenti riproduttivi dei gatti maschi e femmine

due gatti che si mordono leggermente

Maschi e femmine si differenziano chiaramente nei loro comportamenti di accoppiamento e di ricerca della compagna. Quindi, durante questi due momenti diventa abbastanza facile riconoscere il maschio dalla femmina. È il maschio che annusa i genitali della femmina e reagisce con la smorfia del flehmen, cosa che, in questo contesto, non avviene mai al contrario2.

È un comportamento facilmente riconoscibile dall’espressione facciale del gatto caratterizzato dal labbro superiore alzato e dalla bocca aperta per alcuni secondi. Anche se può ricordare un’espressione di disgusto, il flehmen permette al gatto di analizzare i feromoni sessuali della femmina e di determinare se è pronta per l’accoppiamento. Tuttavia, al di fuori di questo contesto, il flehmen non è d’aiuto a determinare il sesso dell’animale, perché sia maschi sia le femmine tendono a mettere in atto questo comportamento quando annusano secrezioni depositate nell’ambiente da un altro gatto.

Il flehmen è un comportamento molto riconoscibile dall’espressione facciale del gatto: labbro superiore sollevato e bocca aperta per alcuni secondi

Esistono altri comportamenti tipici dell’accoppiamento e del corteggiamento che sono specifici di ciascun sesso. Ad esempio, è la femmina a mostrare una postura molto riconoscibile: schiena inarcata e parte posteriore del corpo sollevata che espone i genitali. Il maschio invece, è solito salire sopra la femmina mordendole la nuca prima di iniziare l’accoppiamento. Al termine dell’accoppiamento, la femmina emette un urlo molto intenso e tira una zampata al maschio che, scampato il pericolo, si siede accanto alla femmina, intanto che lei si rotola per terra.

Oltre a questi comportamenti, durante il corteggiamento sia i maschi che le femmine emettono richiami sessuali che assomigliano a un lamento prolungato utili ad attirare un compagno. Nel caso del maschio, questi speciali miagolii servono ad avvertire la “concorrenza” della sua presenza. Quindi, la sola vista di un gatto che emette questi versi non è sufficiente a riconoscerne in modo palese il sesso.

Nemmeno segnare il territorio con l’urina è utile per capire il sesso del gatto: maschi e femmine adottano la stessa postura quando marcano, e durante la stagione degli amori, entrambi lasciano tracce di odore nell’ambiente. Si tratta di un comportamento più comune nei maschi che nelle femmine3. Per cui se vediamo un gatto marcare il territorio con l’urina, è più probabile che sia un maschio a farlo. In più, l’odore particolarmente pungente della pipì conferma che si tratta di maschio, completamente diverso da quello delle femmine o dei gatti castrati.

Comportamenti del gatto durante il corteggiamento

Rispetto alle femmine, i gatti non sterilizzati tendono anche a essere più aggressivi nei confronti di altri maschi e vagano in giro scomparendo anche per alcuni giorni per cercare le femmine in calore3,4. Invece, le femmine non sterilizzate, nella stagione degli amori sono riconoscibili dal fatto che entrano in calore e di conseguenza sono più affettuose del solito, rotolano per terra e tendono a uscire di casa soprattutto se non ci sono pretendenti lì vicino.

Tendenze comportamentali nei maschi e nelle femmine

Al di là dei comportamenti legati all’accoppiamento, non esistono nette differenze che ci aiutino a identificare il sesso di un gatto basandoci esclusivamente sul comportamento. Ci sono però alcune ricerche che suggeriscono l’esistenza di tendenze comportamentali diverse nei due sessi.

Secondo un recente studio, è stato chiesto alle persone che vivono con un gatto di descrivere le personalità del proprio amico: si osserva come i maschi sono più amichevoli, più sicuri di sé e più facili da addestrare rispetto alle femmine. È stato notato anche un maggiore senso di vicinanza emotiva con gli esemplari maschili rispetto a quelli femminili5. In generale, le femmine sono state descritte come più distanti e meno tolleranti5.

donna con gatto in braccio

Altre ricerche mettono in evidenza che le tendenze sociali dei gatti sembrano essere correlate al sesso6. Tuttavia, analizzando il comportamento dei gatti sterilizzati di entrambi i sessi che vivono in famiglia, un altro studio non ha riscontrato differenze significative tra i sessi per quanto riguarda i comportamenti amichevoli o aggressivi7. Altre ricerche ancora non hanno rilevato differenze di genere nella personalità del micio8.

In altre parole, le differenze di comportamento e di temperamento sembrano riflettere differenze individuali e non aiutano molto a identificare se un gatto è maschio o femmina. Quello che è stato notato è un aspetto del comportamento legato al genere del gatto: la tendenza ad essere mancini o destrorsi.

Gatti mancini e gatte destrorse

gatto che gioca

Come per gli esseri umani, anche i gatti possono essere destrorsi, mancini o ambidestri: a partire dal primo anno di età i gatti mostrano una chiara preferenza che sarà stabile nel tempo per l’uso della zampa destra o sinistra quando fanno qualcosa, come togliere il cibo da un contenitore9. Questa preferenza non dipende dal compito da svolgere10; l’utilizzo della zampa “preferita” permette al gatto di essere più preciso rispetto a quando usa la zampa “non dominante”11.

Quando un gatto usa la sua zampa "preferita", è molto più preciso rispetto a quando usa la zampa "non dominante"

È interessante notare come il sesso del gatto ha molto a che fare con la preferenza nell’uso delle zampe: in particolare, le femmine tendono ad essere più destrorse e i maschi più mancini12. Questa differenza sembra dipendere dall’azione del testosterone sullo sviluppo cerebrale e non è un’esclusiva della specie felina: anche in altri tipi di animali, compreso l’essere umano, compaiono le differenze legate al sesso nella dominanza dell’emisfero destro o sinistro13. Questa dominanza si riflette poi nella preferenza a usare una zampa o l’altra.

Nel caso dei gatti, l’uso della zampa destra o sinistra (e la predisposizione del cervello che determina questa preferenza) sembra essere correlata anche al temperamento dell’individuo14. I gatti che mostrano una forte preferenza per l’uso di una delle due zampe sono più fiduciosi, affettuosi, attivi e amichevoli di quelli che non hanno una chiara preferenza per l’uso della zampa destra o sinistra.

image card

Non sai se il tuo gatto è mancino o destrorso? Fai questo esperimento: metti del cibo che gli piace in un contenitore interattivo, come un tunnel o quelli con spazi stretti. Il tuo micio, non potendo avvicinarsi con il muso, dovrà aiutarsi con le zampe. La prima che usa per prendere il cibo solitamente è quella dominante. Un altro modo per capire la zampa dominante è fare attenzione al momento in cui il tuo gatto scende le scale o entra nella lettiera. In questo caso, il primo passo che fa con la zampa stabilisce la sua “preferita”15.

In breve, maschi e femmine non sempre mostrano differenze marcate nel comportamento. Tuttavia, se vediamo un gatto e non troviamo nessun tratto distintivo del sesso nella conformazione fisica, le differenze nel comportamento possono dare indizi per capire se è un maschio o una femmina.

Bibliografia consultata:

1. Caro TM, 1981. Sex differences in the termination of social play in cats. Animal Behavior 29, 271–279. 

2. Hart BL, Leedy MG, 1987. Stimulus and hormonal determinants of flehmen behavior in cats. Hormones and Behavior 211, 44-52.

3. Hart BL, 1974. Normal behavior and behavioral problems associated with sexual function, urination, and defaecation. Veterinary Clinics of North America 4, 589-606.

4. Hart BL, Eckstein RA, 1997. The role of gonadal hormones in the occurrence of objectionable behaviours in dogs and cats. Applied Animal Behaviour Science, 52(3-4), 331-344.

5. González-Ramírez MT, Landero-Hernández R, 2022. Cat Coat Color, Personality Traits and the Cat-Owner Relationship Scale: A Study with Cat Owners in Mexico. Animals, 128, 1030.

6. Menchetti L, Calipari S, Guelfi G, Catanzaro A, Diverio S, 2018. My dog is not my cat: Owner perception of the personalities of dogs and cats living in the same household. Animals, 86, 80.

7. Barry KJ, Crowell-Davis SL, 1999. Gender differences in the social behavior of the neutered indoor-only domestic cat. Applied Animal Behaviour Science, 643, 193-211.

8. Leech LE, Preziosi R, Stoycheva R, Pastorino GQ, 2022. The effects of owner and domestic cat (Felis catus) demographics on cat personality traits. Applied Animal Behaviour Science, 248, 105570.

9. Wells DL, Millsop S, 2012. The ontogenesis of lateralizaed behaviour in th e domestic cat, Felis silvestris catus. Journal of Comparative Psychology 1261, 23.

10. Isparta S, Demirbas YS, Bars Z., Kul BC, Güntürkün O, Ocklenburg S, Pereira GDG, 2020. The relationship between problem-solving ability and laterality in cats. Behavioural Brain Research, 391, 112691.

11. Fabre-Thorpe M, Fagot J, Lorincz E, Levesque F, Vauclair J, 1993. Laterality in cats: paw preference and performance in a visuomotor activity. Cortex, 291, 15-24.

12. Tan Ü, Kutlu NP, 1991. The distribution of paw preference in right-, left-, and mixed pawed male and female cats: The role of a female right-shift factor in handedness. International Journal of Neuroscience, 594, 219-229.

13. Wisniewski AB, 1998. Sexually-dimorphic patterns of cortical asymmetry, and the role for sex steroid hormones in determining cortical patterns of lateralization. Psychoneuroendocrinology, 235, 519-547.

14. McDowell LJ, Wells DL, Hepper PG, Dempster M, 2016. Lateral bias and temperament in the domestic cat (Felis silvestris). Journal of Comparative Psychology, 1304, 313.

15. McDowell LJ, Wells DL, Hepper PG, 2018. Lateralization of spontaneous behaviours in the domestic cat, Felis silvestris. Animal behaviour, 135, 37-43.

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