Vogliamo accompagnarti in questa nuova fase della tua vita dove ti prenderai cura di un gattino appena nato. Qui troverai i migliori consigli su come accudirlo finché non sarà in grado di cavarsela da solo. Normalmente è mamma gatta che si occupa di tenerlo al caldo, nutrirlo, pulirlo e insegnargli ad essere autonomo. Tuttavia, se i gattini sono orfani o la mamma non è in grado di prendersene cura, sarai tu a farlo. Ma non preoccuparti! Siamo qui per guidarti mentre il tuo micetto cresce felice e sano.
Come cambiano i gattini dalla nascita alle 3-4 settimane?
Un gatto appena nato è nella sua fase più delicata1: non è in grado di regolare la sua temperatura corporea2, ha bisogno di aiuto per fare i bisogni ed è particolarmente vulnerabile alle malattie infettive. In questo momento dipende completamente dalla madre e, se lei non c’è, sarai tu ad accudirlo. Con il passare dei giorni noterai cambiamenti significativi nel suo comportamento:
- Alla nascita. I gattini sono ciechi e sordi e hanno ancora il cordone ombelicale.
- 3° giorno. Non hanno più il cordone ombelicale.
- 5° giorno. La maggior parte di loro ha ancora le palpebre chiuse
3, ma iniziano a sentire qualcosa4, anche se ci vorrà ancora tempo perché il suo udito si sviluppi ulteriormente. I movimenti sono goffi e limitati, ma li aiutano ad avvicinarsi alle fonti di calore5.
- 7°-10° giorno. Gli occhi iniziano ad aprirsi
3anche se ci vorranno altri 2-3 giorni prima che si aprano completamente6. Alcuni gattini sono più veloci e possono aprirli in soli 2 giorni, altri invece ci impiegano anche 16 giorni3.
- Dal 7° al 14° giorno. I gattini iniziano a muoversi
7.
- Dal 14° al 21° giorno. Cominciano a camminare
7anche se non sono ancora in grado di allontanarsi dal “nido”8. Iniziano anche a controllare la retrazione delle unghie9.
- 3-4 settimane. I denti da latte iniziano a scendere: prima gli incisivi e i canini
7.
Crea un ambiente adatto per il tuo gattino appena nato
Per far sentire il tuo gattino a proprio agio e protetto, presta attenzione a:
Qual è il modo giusto di tenere in braccio un gattino appena nato?
Se il gattino è con la mamma è meglio tenerlo in braccio il meno possibile soprattutto se ha poco più di due settimane di vita: le mamme gatte possono essere molto protettive nei confronti dei loro cuccioli. Ma a volte è necessario prenderlo in braccio per assicurarsi che siano in buone condizioni fisiche e, nel caso dei gattini orfani, anche per nutrirli e pulirli.
Qui ti spieghiamo come farlo correttamente:
Lava le mani prima di tenere in braccio il gattino1. È importante mantenere l’igiene per la sua salute.
Usa entrambe le mani per afferrare il gattino delicatamente dal petto e sotto le zampe posteriori; non prenderlo dal collo come farebbe la mamma13.
È importante anche che il gattino venga esposto, in modo graduale (senza strafare e in modo che le esperienze siano piacevoli), ad oggetti, luoghi, persone ed esperienze che faranno parte della sua vita, come le manipolazioni necessarie per prendersi cura della sua igiene e salute.
Come nutrire un gattino appena nato fino alle 3-4 settimane di età?
L’alimentazione è importante e nessuno nasce imparato. Ecco quindi alcuni consigli su come nutrire correttamente i gattini soprattutto se sono orfani o se la madre non è in grado di nutrirli.
È necessario scegliere del latte apposito per gattini: altre tipologie potrebbero non soddisfare al 100% le loro esigenze. Ad esempio, il latte di mucca è povero di grassi e proteine e non è una buona fonte di taurina1. Inoltre, potrebbe causare diarrea nel micio.
Scegli una tettarella della taglia giusta per il tuo gattino. Evita l’uso di siringhe (a meno che non si tratti di un’emergenza) per evitare il rischio di soffocamento. Se devi usare una siringa, inseriscila dal lato della bocca e assicurati che il gattino abbia il tempo sufficiente a ingerire il latte. Inoltre, le tettarelle soddisfano il bisogno di succhiare del gattino1.
Dai cibo ogni 2-4 ore (anche di notte) nelle prime due settimane di vita. Man mano che cresce, le poppate saranno distanziate a 4-6 ore poiché mangerà sempre di più. Il latte deve avere una temperatura di 35-38°C1: riscaldare il liquido a bagnomaria è più sicuro che riscaldarlo a microonde1. Berrà piccole quantità di latte: il suo stomaco è piccolo e si riempirà rapidamente.
Posiziona il gattino come se fosse allattato dalla madre: su una superficie piana, appoggiato sul petto e con la testa sollevata. Un asciugamano sotto di lui favorirà la posizione e il gattino farà il gesto di “impastare”, muovendo ritmicamente le zampette come se fosse l’addome della mamma. Metti il biberon in orizzontale o leggermente obliquo, con la tettarella rivolta verso il basso. Non esercitare pressione sul biberon: è il gattino che dovrà bere a proprio ritmo1.
Se il gattino di cui ti prendi cura non ha ricevuto il colostro, sono esposti a particolari rischi di infezioni gravi1, per cui è fondamentale rivolgersi al veterinario.
Come prendersi cura dell’igiene e della salute del gattino dalla nascita fino alle 3-4 settimane di vita?
I gatti appena nati non riescono a urinare e defecare da soli fino all’età di 3 settimane1. Fino ad allora è la madre a stimolarli leccando le loro aree genintali, oltre a prendersi cura della loro pulizia. Se la mamma non è con loro, ecco come puoi prendertene cura seguendo queste semplici indicazioni:
- Usa una garza morbida e umida per stimolare i movimenti intestinali. Passa delicatamente una garza sull’addome e sulle zone genitali e anali del gattino. In questo modo simolerai la pipì e l’evacuazione. Fai così ogni volta che mangia e il tuo gattino riuscirà a liberarsi almeno una volta al giorno
1.
- Puliscilo con un panno umido almeno due volte a settimana
1. Se ti devi occupare di più gattini, può succedere che si sporchino da soli a causa dello sfregamento reciproco. Puliscili con un panno umido e asciugali subito dopo per evitare che si raffreddino. Questi movimenti serviranno anche a tenere sotto controllo le condizioni generali. Nel caso di gattini orfani, presta attenzione alle possibili lesioni più o meno gravi che potrebbero procurarsi l’un l’altro quando provano a nutrirsi leccandosi a vicenda10.
- Pesalo ogni giorno durante le prime due settimane e poi sempre meno fino allo svezzamento. Questo ti aiuterà a capire se il tuo gattino sta crescendo in modo corretto
11.
Ricorda di iniziare il processo di sverminazione a tre settimane, ripetendolo ogni 15 giorni fino a due settimane dopo lo svezzamento12. Questa è l’occasione perfetta per contattare il veterinario e tenere sotto controllo la salute del tuo cucciolo. Se il gattino è orfano, rivolgiti al tuo veterinario di fiducia fin da subito.
Di quali cure hanno bisogno i gattini tra le 3-4 e le 8 settimane di età?
Il gattino sta iniziando a crescere. Ora inizierà a regolare la sua temperatura corporea, a esplorare, a giocare e spunteranno i primi dentini! È tempo di nuove esperienze. Ecco quindi alcuni consigli per l’inizio di questa nuova fase di vita:
Queste esperienze incoraggiano il gattino a esplorare nuove fonti di cibo e lo prepara a gestire la frustrazione. Se invece sei tu che ti occupi dello svezzamento, evita di somministrare cibo a sazietà e lascia del cibo solido mescolato al latte16. Inoltre, riduci la prevedibilità delle poppate di latte17, non dare sempre cibo quando lo chiede17 e, una volta che mangiano cibo solido, prova a usare giocattoli interattivi che lo distribuiscono16.
Le prime settimane di vita dei gatti appena nati sono le più delicate e vitali per vederli crescere sani. Accompagnarlo fin dai primi giorni di vita sarà senza dubbio un’esperienza indimenticabile. Ora che conosci tutto ciò di cui ha bisogno, non ti resta che approfittare di ogni momento con il tuo gattino e scattare tante foto perché crescerà molto più velocemente di quanto possa immaginare!
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