Stai per accogliere il tuo nuovo micio in casa? Durante i primi giorni vivrete entrambi grandi cambiamenti e questo può portare a momenti di disorientamento e persino tensione. Con i nostri consigli riuscirai a rendere il suo arrivo e il suo adattamento il più semplice possibile. Iniziamo?
A che età accogliere il gattino in casa?
Anche se non vedi l'ora di accoglierlo in casa, un gattino dovrebbe rimanere insieme alla mamma e i suoi fratellini fino all’8° settimana. Meglio ancora fino alle 12 settimane di vita (sempre che l’ambiente lo permetta, con qualcuno che si occupa della giusta socializzazione del micio): questo perché i gatti separati precocemente hanno più probabilità di diventare adulti con un carattere “difficile” rispetto a quelli separati più tardi1. Quindi, se non ci troviamo davanti a situazioni eccezionali, rispettare queste date può aiutare a far partire bene la relazione.
Come preparare casa per il tuo gattino?
Prima del suo arrivo in casa, controlla le varie stanze così da evitare alcuni pericoli. I gatti piccoli sono agili, curiosi e giocherelloni e possono mettersi facilmente in situazioni difficili se lo spazio in casa tua non è pronto ad accoglierlo. A cosa bisogna fare attenzione?
Negli spazi interni

Alcune piante ornamentali sono tossiche per i gatti. Ad esempio, il giglio può causare insufficienza renale fatale: infatti, non è necessario che il tuo gattino mordicchi le foglie o i petali. La toelettatura del pelo dopo il contatto con il polline può mettere a rischio la sua vita. Ovviamente, non tutte le piante sono pericolose come i gigli, ma perché esporre il tuo micio ad un pericolo del genere? Meglio evitare di tenere piante tossiche in casa.

Filodendro

Edera

Giglio

Rimuovere gli oggetti che potrebbero ferirlo, per esempio cavi e fili.

Attenzione a dove metti i prodotti tossici come quelli per la pulizia, insetticidi o medicinali.

Se pensi che alcuni oggetti siano pericolosi per il tuo gattino, mettili al sicuro. Quando sono piccoli tendono a esplorare e a giocare con tutto quello che trovano.

Individua eventuali nascondigli, anche i più piccoli, e blocca l’accesso a quelli dove potrebbe rimanere incastrato o dove potresti perderlo di vista. Se spaventato potrebbe passare ore nascosto senza trovarlo.

Attenzione alle finestre. Proteggerle con una rete per gatti può essere un modo per farli godere della vista, evitando di cadere giù.
Negli spazi esterni

Oltre ai gigli, fai attenzione ad altre piante tossiche per gatti: digitale, oleandro, rododendro, ciclamino, ricino sono alcune tra queste.

Evita di farlo uscire all’esterno fino a quando non si è adattato alla sua casa.

In giardino o sul terrazzo assicurati che non ci siano fessure per scappare o cadere dall’alto.
Dopo aver reso gli spazi di casa sicuri per il tuo gatto, scegli una stanza tranquilla dove sistemare l’essenziale: ciotola per l’acqua e per il cibo, lettiera (lontana dalle ciotole e dalle camere da letto), tiragraffi, cuccia e/o coperte e alcuni giocattoli. Metti anche una scatola di cartone e altri nascondigli: alcuni li puoi posizionare a terra, mentre altri in posti più in alto. Il tuo micio li userà come rifugio e si sentirà più sicuro, adattandosi meglio alla sua nuova abitazione. Questa diventerà la prima stanza dove metterà zampa.
Ora che la casa è pronta ad accogliere il tuo nuovo micio, organizza l’arrivo quando non sei indaffarato e hai qualche giorno tranquillo per seguirlo nel suo adattamento.
Cosa fare al giorno del suo arrivo?
Ciò che devi fare ora dipende molto dalla sua reazione: è un gattino curioso o uno piuttosto timido? La presentazione della famiglia e l'esplorazione della casa non devono necessariamente avvenire il primo giorno, avrà il suo tempo per farlo.
Se ha bisogno di rimanere per conto suo per rilassarsi o per prepararsi alle sfide della nuova casa e della famiglia, non forzarlo ad uscire! Metti a portata di zampa le risorse di cui potrebbe aver bisogno e assicurati che mangi, beva e faccia i suoi bisogni. Se al secondo giorno non ha ancora toccato cibo o usato la lettiera, contatta il veterinario per sapere come gestire la situazione.
Come fargli esplorare la casa?
Fino a quando non si sente a suo agio, tieni quella della sua stanza chiusa altrimenti potrebbe uscire e nascondersi senza che tu te ne accorga.
Come interagire con il tuo gattino?
Per sapere come instaurare il giusto rapporto con il tuo gattino, presta attenzione al suo comportamento e scopri le sue preferenze. Ci vorrà un po’ di tempo, ma l’importante è iniziare bene in modo che sia il tuo micio a prendere l’iniziativa. Nel frattempo, puoi attirare la sua attenzione a distanza e sperare in una reazione: puoi utilizzare un gioco, chiamarlo, offrirgli del cibo o allungare il braccio.
Se ti ignora e rimane distaccato, rispettalo e riprova in un altro momento. Se si avvicina per conoscerti meglio, lascia che ti annusi. Se ti sembra a suo agio o addirittura si strofina contro la tua mano, accarezzalo un po’. Il mento, le guance e la testa sono i punti che ama di più. Prova poi a smettere: vuole che continui? Se si allontana o è preso da altro, vuol dire basta. Ma se si avvicina, è più probabile che gli sia piaciuto e che torni ancora.
Come presentarlo in famiglia?
Poco per volta e assicurandoti che il tuo micio sia sempre rilassato. Presta più attenzione se è timido, soprattutto se siete tanti in casa: in questo caso è più facile abituarlo a una persona per volta e via via tutta la famiglia.
Se ci sono altri animali domestici, prima di farli incontrare, consulta il veterinario per comprovare lo stato di salute del tuo gattino, e capire quando fare le prime sverminazioni e i vaccini. Il veterinario ti dirà quando farli conoscere, seguendo delle regole per introdurli e monitorando le loro interazioni ogni momento. Di solito i gatti si adattano abbastanza in fretta al nuovo ambiente e alla sua nuova famiglia, ma gli animali domestici che sono già in casa, per paura o territorialità, potrebbero avere difficoltà ad accettare il nuovo arrivato. Se si presentano problemi durante l’incontro, rivolgiti ad un veterinario specializzato nel comportamento animale.
Come educarlo?
Il primo passo per vivere in armonia con il tuo micio è conoscere le sue necessità e creare un ambiente che gli permetta di soddisfarle: infatti, ha bisogno di nascondigli a diverse altezze, di “percorsi sicuri” per muoversi in casa, uno o più posti puliti per i suoi bisogni, tiragraffi per affilarsi le unghie, luoghi sopraelevati per osservare l’ambiente e proteggersi in caso di pericolo, giocattoli per assecondare l’istinto da cacciatore, zone confortevoli per riposare e, ovviamente, acqua e cibo freschi.
Per instaurare alcune abitudini, non punirlo mai: le punizioni hanno molte ripercussioni sia sul gatto che su di te; uno tra tutte, è la sfiducia nei tuoi confronti.
Vediamo due esempi:
Come insegnargli a fare i bisogni nel posto giusto?
Posiziona una o più lettiere in luoghi tranquilli, silenziosi e ben ventilati e lontano dalle aree dove mangia, beve o dorme e assicurati che la sabbia pulita. In questo modo, faciliterai il tuo gattino a fare lì i bisogni. I gatti cercano punti in cui scavare e, a meno che non abbiano modo di farlo altrove, come in un vaso, la lettiera sarà la loro scelta. Infine, non indicargli la lettiera dopo i pasti e non premiarlo quando ci va autonomamente: anzi, più lo si lascia libero di scegliere dove fare i bisogni, meglio è.
Come insegnargli ad affilare le unghie sul tiragraffi?
Metti uno o più tiragraffi appositi in posti strategici, ad esempio vicino a dove dorme o in luoghi di passaggio. Così li vede bene. Per stuzzicarlo ancora di più, puoi mettere un suo giocattolo in cima in modo che, preso dal divertimento, affila le unghie e sceglie il suo posto preferito. Ricorda di non forzare il tuo micio a farsi le unghie portandolo direttamente al tiragraffi e tenendogli le zampette: così si allontanerà ancora di più.
Oltre a imparare a usare la lettiera e ad affilare le unghie, il tuo gattino può imparare tante abitudini per facilitare la convivenza in casa, come entrare nel trasportino, ascoltare quando lo si chiama, rispondere alla chiamata, sedersi, ecc… Anche se i gatti sono tutti diversi, il metodo migliore per educarli è lo stesso: oltre ad avere pazienza e a non forzare il gattino, è necessario avere degli "strumenti" per motivarlo e rinforzare il suo comportamento, come il cibo, il gioco o, per alcuni, le coccole.
Come prendersi cura del gattino in modo responsabile?
Intanto che il tuo micio si abitua all’ambiente, è fondamentale tenere a mente alcune linee guida per crescerlo in modo responsabile.
1. Identificazione:

Microchip
È un dispositivo che il veterinario inserisce sottopelle. Viene associato un codice numerico che contiene i dati sia del tuo gattino che i tuoi.

Targhetta
Se va fuori, si consiglia di mettergli una targhetta al collare, con il suo nome e il numero di telefono in caso di smarrimento. La cosa migliore è che il collare abbia una chiusura di sicurezza facilmente apribile se il micio rimane impigliato da qualche parte.

Censimento
Non è ancora stata emanata una legge che obbliga la registrazione del tuo gatto all’anagrafe. Per una sicurezza maggiore, è consigliato comunque farlo. Consulta il tuo veterinario di fiducia per ricevere maggiori informazioni.
2. Alimentazione:

Xilitolo

Aglio e cipolla

Uva

Cioccolato
La seconda cosa da fare è redigere un piano alimentare per i suoi primi mesi di vita e assicurarsi così il suo corretto sviluppo. È importante sapere che alcuni prodotti che contengono edulcoranti artificiali come lo xilitolo, o alimenti come l’aglio, la cipolla, l’uva, l’uvetta e il cioccolato, sono tossici per i gatti. Se pensi che il tuo gatto abbia mangiato uno di questi alimenti, portalo subito dal veterinario perché, anche se ingeriti in piccole quantità, specialmente sui gatti piccoli ha un effetto maggiore.
3. Igiene e salute:
Generalmente, i gatti sono molto esigenti in fatto di toelettatura e quindi non devi occupartene così spesso. Però ci sono cose che bisogna sapere per poter prendersi cura al meglio della sua salute e della sua igiene.

Sverminazione
È fondamentale sia per la salute del tuo gattino che per tutta la famiglia. La sverminazione nei gatti inizia già a 3 settimane di vita e, dallo svezzamento fino ai 6 mesi, deve essere fatta ogni mese.2

Vaccini
La maggior parte dei vaccini non sono obbligatori, ma sono caldamente consigliati. A partire dall’ottava settimana di vita puoi iniziare il ciclo.

Spazzolatura
Una routine di spazzolatura manterrà il suo pelo curato e lo aiuterà a ingerire meno peli durante la toelettatura. Usa uno spazzolino che non faccia male al tuo bambino e introducilo in modo graduale e positivo.

Cura delle unghie
Le unghie dei gatti sono retrattili e non dovrebbero essere visibili quando non le tira fuori. Se sporgono, devono essere tagliate. Approfitta delle prime visite per osservare come fa il tuo veterinario ed evitare di fargli male. Attenzione però: un conto è conoscere la tecnica e un altro è abituare il tuo micio a tagliarle. Ci vuole tempo e pazienza per abituarlo: tenergli la zampa, comprimere il cuscinetto per vedere l’unghia, la presenza del tagliaunghie… Quindi, prova a fare pratica a casa, ma senza avere fretta e osserva quanto il tuo micio tollera questa cosa.

Pulizia delle orecchie
Non sempre è necessario. Quando arriva il momento, non usare mai i cotton fioc. Oltre a fargli del male, così spingi il cerume più in profondità causando possibili ostruzioni.

Pulizia degli occhi
Anche qui, non farlo se non strettamente necessario. In caso di secrezioni o sporco, pulisci con una garza inumidita con del detergente apposito senza toccare il bulbo oculare. Se la secrezione si è indurita, ammorbidiscila un po’ finché non si stacca da sola.

Pulizia della bocca
Alcune delle malattie più comuni nei gatti si manifestano nella bocca, quindi è importante controllarla bene.
Con queste linee guida sicuramente il tuo nuovo gattino si troverà bene. La chiave è svolgere tutto in maniera graduale e rispettando i suoi tempi, senza forzare nessuna situazione, e seguendo le fasi con amore, attenzione e pazienza.
Se però, nonostante queste linee guida, noti che il tuo micio fa ancora fatica a adattarsi, ti consigliamo di consultare il veterinario.

1. Ahola, M. K., Vapalahti, K., & Lohi, H. (2017). Early weaning increases aggression and stereotypic behaviour in cats. Scientific Reports, 71, 1-9.
2. https://www.esccap.es/wp-content/uploads/2022/03/ESCCAP-1-6ed.pdf