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Domande frequenti sulla sterilizzazione del tuo gatto o della tua gatta

Gabriella Tami - Dottoresa in Medicina Veterinaria e Master in Etologia

Gabriella Tami · Dottoresa in Medicina Veterinaria e Master in Etologia

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Pubblicato il 19.03.2025 · Modificato il 19.03.2025
Domande frequenti sulla sterilizzazione del tuo gatto
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Se stai leggendo questo articolo, probabilmente stai per affrontare un passo importante nella vita del tuo gatto: la sterilizzazione. Potresti avere molte domande su questo argomento… Ma non preoccuparti perché ti trovi nel posto giusto! Abbiamo raccolto le domande più frequenti sull’argomento, così da conoscere tutto ciò che serve prima di un eventuale intervento.

Perché è importante sterilizzare il mio gatto?

La sterilizzazione è un modo molto efficace per evitare gravidanze indesiderate, limitare la sovrappopolazione felina e prevenire gli abbandoni. È un’operazione che aumenta l’aspettativa di vita sia nei maschi che nelle femmine e previene o diminuisce2 l’incidenza di alcune malattie dell’apparato riproduttivo, come il tumore alle mammelle. In questo modo, è anche possibile ridurre o addirittura eliminare alcuni comportamenti legati alla riproduzione che risultano molesti per le persone che vivono con loro, come segnare il territorio con l’urina, fuggire di casa e, nel caso dei maschi, essere aggressivi nei confronti di altri simili3.

In generale, in entrambi i sessi, la sterilizzazione sembra ridurre la tendenza a mostrare comportamenti aggressivi4,5,6 soprattutto per i gatti che escono spesso e che potrebbero avere incontri con altri animali del quartiere.

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La scomparsa del comportamento sessuale e il cambiamento di atteggiamento verso gli altri gatti possono contribuire a proteggerli, almeno in parte, da una malattia molto grave trasmessa con il morso e di cui non esiste ancora un vaccino: stiamo parlando del virus dell’immunodeficienza felina7.

Qual è il miglior momento per sterilizzare il mio gatto?

La maggior parte dei veterinari di solito sterilizza sia i maschi che le femmine a circa 5-6 mesi di età. A quest’età quasi tutti i gatti non hanno ancora raggiunto la pubertà che di solito inizia a 8-10 mesi9,10. Tuttavia, alcuni potrebbero aver già raggiunto questa fase ed essere pronti per l’accoppiamento anche se sembrano essere ancora dei gattini.

Per controllare la riproduzione in modo ancora più efficace, alcuni veterinari praticano la sterilizzazione precoce a 2-3 mesi di età, senza riscontare alcun effetto negativo. In effetti, la sterilizzazione del gatto è considerata sicura a partire dalle 6-8 settimane di vita11,12; ci sono prove evidenti che il recupero dall’intervento è più rapido a quest’età, con meno conseguenze rispetto ai gatti più anziani13 e senza complicazioni rispetto a una sterilizzazione eseguita a un’età “tradizionale”12,14,15. Chiedi al veterinario quando è il momento migliore per sterilizzare il tuo gatto perché solo lui saprà consigliarti il momento migliore sulla base delle caratteristiche e dell’ambiente di vita del tuo micio.

Chiunque conviva con un gatto è tenuto a sterilizzarlo chirurgicamente prima che raggiunga i 6 mesi di età.

Qual è la differenza tra sterilizzazione e castrazione?

La castrazione chirurgica è un intervento che consiste nell’asportazione delle ovaie (spesso insieme all’utero) nelle femmine e dei testicoli nei maschi: si tratta degli organi che producono ovuli e spermatozoi, nonché gli ormoni sessuali.

Per castrazione si intende l’insieme delle tecniche chirurgiche o farmacologiche che possono impedire a un gatto di avere figli, in modo temporaneo o permanente. La sterilizzazione chirurgica invece è il metodo più comune per sterilizzare; spesso si dice “gatto sterilizzato chirurgicamente” per indicare semplicemente gatto sterilizzato

Anche se la castrazione chirurgica è l’opzione più conosciuta, esistono delle alternative che permettono di sterilizzare senza la rimozione di ovaie o testicoli.

Esistono interventi meno comuni come la legatura delle tube (salpingectomia), l’asportazione dell’utero (isterectomia) nelle femmine e la vasectomia nei maschi. Questi interventi interrompono la capacità riproduttiva senza compromettere i comportamenti sessuali e riproduttivi.

due gatti

Oltre ai metodi chirurgici, ci sono altre pratiche di sterilizzazione. Ad esempio, è possibile inserire nel dorso del gatto un impianto sottocutaneo che rilascia gradualmente un composto attivo che induce la sterilità per più di un anno. In questo modo si aiuta il gatto a ridurre temporaneamente i comportamenti legati alla riproduzione, come segnare il territorio con l’urina e i richiami sessuali8.

Quanto tempo impiega il gatto a riprendersi dopo la sterilizzazione?

In generale, i gatti iniziano a sentirsi meglio dopo 1-2 giorni dall’operazione. Tuttavia, il recupero completo può richiedere 5-7 giorni per i maschi e 10-14 giorni per le femmine. Per le gatte il recupero è solitamente più lungo perché l’asportazione delle ovaie e dell’utero richiede un intervento mirato all’addome, mentre nei maschi i testicoli si trovano in una posizione più superficiale e accessibile.

La sterilizzazione è dolorosa per il mio gatto?

Un po’ di dolore è normale dopo un intervento chirurgico e quanto più l’operazione è complicata tanto maggiore sarà il dolore dopo. Tuttavia, spesso non è facile identificarlo e alcuni segni possono passare inosservati, soprattutto se il gatto è in ospedale invece che a casa16.

 

Nel caso in cui il tuo gatto è tornato a casa e non ha in cura nessun trattamento analgesico, si potrebbero notare alcuni cambiamenti nel suo comportamento che indicano dolore:


  • Meno attività.


  • Dormite più lunghe e meno momenti di gioco.


  • Diverso modo di muoversi.


  • Difficoltà a saltare.


  • Propensione a isolarsi o nascondersi.


  • In alcuni casi, ricerca di contatto con le persone17.


  • Se la ferita viene toccata o si prova a toccarla, il gatto può ritirarsi o mettersi sulla difensiva13,18.


Questi cambiamenti possono continuare per diversi giorni dopo l’intervento17 e di solito sono più evidenti nel periodo post-operatorio delle femmine rispetto a quello dei maschi17,19.

 

D’altro canto, se il gatto salta e gioca come al solito, ha appetito, non mostra preoccupazioni per la ferita, reagisce tranquillamente al contatto e non si lamenta, è probabile che non provi più dolore17. Non escludere a priori l’assenza di dolore solo perché il gatto risponde positivamente alle carezze20.

gatto con donna

Sebbene i gatti tendano a nascondere il dolore, i protocolli di identificazione e gestione del dolore sono migliorati notevolmente negli ultimi anni. Le attuali linee guida raccomandano l’uso di analgesici preventivi nei giorni successivi all’intervento21. In generale, dopo la sterilizzazione, le gatte femmine vengono trattate per un periodo di tempo più lungo rispetto ai gatti maschi: considera però che ogni animale è unico e può avere esigenze diverse perché il dolore è soggettivo22.

La sterilizzazione è dannosa per il mio gatto?

La castrazione è uno degli interventi chirurgici più comuni eseguiti all’interno delle cliniche veterinarie; potrebbero però verificarsi complicazioni a breve e lungo termine, nonché dolori post operazione.

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Tra le complicazioni più comuni ci sono quelle legate alla guarigione della ferita. Possono verificarsi problemi come gonfiore, arrossamento, dolore, accumulo di liquidi, dermatite nella zona di incisione e/o separazione dei bordi della ferita23,24.

Nei casi più rari può sopraggiungere anche la sindrome del residuo ovarico25, in cui il tessuto ovarico potrebbe rimanere nell’addome del gatto, a volte a causa della presenza di ovaie accessorie: anche se di piccole dimensioni, il residuo può far sì che una gatta sterilizzata mostri lo stesso i segni del calore.

Un’altra importante considerazione è la tendenza ad aumentare di peso26 dopo la sterilizzazione a causa di diversi fattori, come maggiore sedentarietà e maggiore ingerimento di cibo26,27,28. Il sovrappeso può avere conseguenze importanti per la salute del tuo gatto, aumentando il rischio di malattie gravi come il diabete mellito1,29, oltre a essere associato a un maggior numero di problemi alle vie urinarie, alle articolazioni, al cavo orale, all’apparato gastrointestinale e problemi dermatologici28,30. Per questo motivo è molto importante tenere sotto controllo il peso del micio, adattando la dieta alle sue esigenze nutrizionali e aumentando l’esercizio fisico

Il sovrappeso non è l’unico rischio per la salute del tuo gatto: la sterilizzazione è anche associata a un aumento di rischio di problemi al suo tratto urinario31.

Come posso organizzarmi per sterilizzare il mio gatto?

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Il primo passo da fare è contattare il tuo veterinario di fiducia per avere più informazioni sulla sterilizzazione, spaziando dal prezzo alla disponibilità della clinica, alla valutazione preanestesia, alla preparazione per l’intervento e all’assistenza post-operatoria.

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Prima dell’intervento, di solito il giorno stesso, è necessario controllare lo stato di salute del gatto che di solito comprende un esame del sangue.

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L’intervento chirurgico viene eseguito in anestesia generale, pertanto è importante rispettare il periodo di digiuno di circa 6-12 ore prima dell’anestesia; mentre l’accesso all’acqua non deve essere limitato fino al momento del viaggio verso il centro veterinario.

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Il giorno dell’operazione, quando il tuo micio si sveglia dall’anestesia, può già tornare a casa. In alcuni casi, i gatti vengono tenuti in osservazione in clinica per 24 ore prima della dimissione.

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A seconda del tipo di sutura utilizzata, circa 10 giorni dopo l’intervento, le femmine dovranno tornare in clinica per la rimozione dei punti, mentre per i gatti maschi l’incisione è talmente piccola da non richiedere nemmeno i punti.

Di quali cure ha bisogno il mio gatto dopo la sterilizzazione?

Quanto costa l’operazione?

L’operazione chirurgica ha costo variabile: in linea generale, sterilizzare un gatto maschio costa solitamente tra gli 80 e i 120 euro, mentre per una gatta il prezzo si aggira tra i 100 e i 250 euro. È importante verificare con il proprio studio veterinario e chiedere cosa è incluso nel costo finale della sterilizzazione, ad esempio se ci sono gli esami preoperatori.

E se non posso affrontare le spese della sterilizzazione?

Molti centri veterinari organizzano periodicamente campagne di sterilizzazione in cui è possibile effettuare l’operazione a un prezzo più conveniente, ma il numero di posti è solitamente limitato: pianifica per tempo quando effettuarla.

Nel caso di gatti adottati da un centro pubblico di protezione animali, la sterilizzazione avviene effettuata prima della consegna; quindi se si vuole adottare un gattino dei centri sarà già sterilizzato. Se non è stato possibile effettuare l’intervento durante la permanenza nel centro, il gatto viene adottato ma i proprietari dovranno impegnarsi a sterilizzarlo presso un altro centro di protezione animali.

tre persone insieme

Cosa implica la non sterilizzazione del mio gatto?

In Italia, la sterilizzazione del gatto non è obbligatoria, ma fortemente consigliata se l’animale vive in famiglia. Come accennato poco fa, invece, i gatti randagi e quelli che vivono in strutture sono obbligati ad essere sottoposti all’operazione in modo da limitare le nascite incontrollate.

Al di là delle regolamentazioni, è importante tenere a mente che un gatto non sterilizzato potrebbe avere cucciolate indesiderate. Inoltre, se il gatto passa parte della sua giornata all’esterno, le vaccinazioni diventano fondamentali: questo perché il tuo micio potrebbe essere coinvolto in conflitti con altri animali non sterilizzati e contrarre malattie infettive7.

Inoltre, soprattutto durante la stagione degli amori (da marzo a settembre), per molte persone diventa difficile vivere con un gatto non castrato: richiami sessuali, marcature di urina e altri comportamenti legati alla sessualità del gatto potrebbero essere un problema.

Quindi, nel caso in cui stai pensando di sterilizzare il tuo gatto o se vuoi semplicemente saperne di più su come prendertene cura, ricorda che l’operazione chirurgica è importante per la sua salute e per tenerlo sempre in forma. Se hai altri dubbi, in questo articolo trovi altre informazioni utili per il tuo gatto. Oppure contatta il tuo veterinario di fiducia.

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