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Tutto ciò che devi sapere sull’olfatto dei gatti

Gabriella Tami - Dottoresa in Medicina Veterinaria e Master in Etologia

Gabriella Tami · Dottoresa in Medicina Veterinaria e Master in Etologia

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Pubblicato il 09.07.2024 · Modificato il 19.03.2025
Olfatto dei gatti Olfatto dei gatti
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Può essere difficile mettersi nei panni di un gatto ed immaginare com’è il mondo visto dai suoi occhi... ma è ancor più difficile immaginarsi di annusare con il suo olfatto. I gatti, che sono dotati di circa 10 milioni di cellule olfattive, percepiscono un mondo di odori che noi, con solo la metà dei loro recettori olfattivi13, non potremmo mai sentire. Inoltre, i gatti hanno un sistema olfattivo accessorio che permette loro di captare i feromoni, delle sostanze chimiche utilizzate per comunicare con gli altri gatti.

Per i gatti, l’olfatto è probabilmente uno dei sensi più importanti, se non il più importante.

A cosa serve l’olfatto dei gatti?

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Selezionare il cibo

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Gestire le relazioni sociali

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Gestire le relazioni con l'altro sesso

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Familiarizzare con lo spazio

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Insieme alla vista, per cacciare

Odori e feromoni

Gli odori sono elementi volatili presenti nell’ambiente, che possono essere captati dalla mucosa olfattiva quando i gatti annusano di proposito e quando respirano.

Cosa sono i feromoni?

I feromoni, invece, sono delle sostanze chimiche prodotte dal gatto stesso e rilasciate nell’ambiente con le secrezioni. 

Esistono:

1. I feromoni facciali, che vengono rilasciati quando il gatto strofina la testa e il muso su una superficie.

2. I feromoni dell’urina, che vengono rilasciati attraverso la minzione. Alcuni vengono captati come odori attraverso la mucosa olfattiva, mentre altri vengono captati attraverso un organo situato sul palato chiamato organo vomero-nasale17.  

L’organo vomero-nasale si trova dietro ai denti incisivi superiori ed è collegato sia alla bocca che alle fosse nasali12. Per introdurre i feromoni in questo organo, i gatti fanno una specie di smorfia simile ad un’espressione di disgusto, chiamata Flehmen10.

Feromoni di gatto
Regione facciale

Feromoni di familiarizzazione o identificazione usati per organizzare gli oggetti presenti nel territorio come noti e sconosciuti e per marcare persone, gatti e altri animali12.

Cuscinetti plantari e zona interdigitale

Feromoni di allarme e territoriali.

Linea intermammaria della gatta che allatta

Feromoni di appagamento o calmanti.

Zona perianale

Feromoni di allarme, di identificazione e sessuali.

Urine

Feromoni territoriali e sessuali.

I feromoni dei gatti non sono semplici odori

Sono messaggi che possono essere percepiti soltanto da altri gatti e che provocano reazioni emotive o cambiamenti fisiologici nel gatto che li ha annusati12.

Per questo motivo, se un gatto capta i feromoni di allarme, può mettersi in stato d’allerta e, per la stessa ragione, i gattini che, durante l’allattamento, captano i feromoni calmanti prodotti dalla madre rimangono rilassati.

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I gatti non percepiscono i feromoni dei cani e viceversa. I feromoni vengono captati e ricevuti soltanto dalla stessa specie.

I gatti hanno 30 tipi diversi di recettori nell’organo vomero-nasale, mentre i cani ne hanno solo 916. Questa differenza significa che, per una specie solitaria come il gatto, l’analisi dei messaggi chimici emessi dalla stessa specie è molto più importante che per una specie sociale come quella del cane, che può comunicare anche visivamente.

Come rispettare il delicato olfatto del gatto?

Data l’importanza degli odori e dei feromoni ed il ruolo fondamentale che svolgono per la sicurezza del gatto, è importante non interferire con i segnali olfattivi e chimici che il gatto ha depositato nell’ambiente. Ma come riuscirci?

1. Presta attenzione ai prodotti che possono avere un odore sgradevole per il gatto

Come i detergenti e i disinfettanti, soprattutto vicino ai suoi oggetti. Per esempio:


  • Mettere un deodorante vicino alla ciotola dell’acqua può scoraggiare il gatto dal bere.
  • Cambiare una lettiera inodore con una profumata può indurre il gatto a cercare nuovi luoghi da usare come toilette.

Se reagisce male agli odori esterni

Inclusi quelli che si portano a casa con le scarpe o con le borse della spesa, è meglio organizzarsi, ad esempio cambiandosi le scarpe da strada con le pantofole.

2. Facilita la marcatura del territorio

Dato che il gatto ha bisogno di circondarsi del proprio odore, è importante metterlo in condizione di farlo facilmente. Ciò significa, ad esempio:


  • Fornire al gatto vari tiragraffi4.
  • Non punire mai il gatto mentre marca il territorio, anche se lo si sorprende a farlo con l’urina7Punirlo può spaventarlo, inducendolo ad intensificare la marcatura per calmarsi.
  • Evitare di rimuovere i depositi olfattivi lasciati dal gatto con la marcatura facciale4.
  • Lavare le cucce del gatto gradualmente, in modo che, quando una di esse esce dalla lavatrice, lui possa avere altri luoghi con il suo odore dove poter riposare4Ciò garantisce la continuità olfattiva dell’ambiente.
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Se in casa ci sono vari gatti, potrebbero scegliere di marcare posti diversi.

Assicurati che tutti i gatti abbiano dei posti dove poter lasciare le proprie marcature facciali e quelle mediante i graffi4.

3. Usa i feromoni sintetici

Per aumentare il relax del gatto in casa ed influenzarne il comportamento.

Feromoni facciali sintetici

I feromoni facciali sintetici possono essere utilizzati per aiutare il gatto a sentirsi a proprio agio quando le cose attorno a lui cambiano, sia a livello fisico che sociale11Inoltre, possono anche aiutare a ridurre alcune forme di marcatura da stress, come l’urina ed i graffi8,9.

Feromoni sintetici territoriali

L’utilizzo di feromoni sintetici territoriali prodotti negli spazi interdigitali aiuta ad incoraggiare il gatto ad affilare le unghie su specifici tiragraffi.

Feromonas sintéticas territoriales

Utillizar feromonas sintéticas territoriales producidas en los espacios interdigitales ayuda a incentivar al gato a afilar sus uñas en rascadores específicos3.

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Consiglio miciesco

Quando in casa introduci dei nuovi elementi (come ad esempio un nuovo divano), pensa a come inserirli in modo che il gatto li accetti più facilmente.

  • Puoi ricorrere ai feromoni sintetici di familiarizzazione sotto forma di spray.
  • Oppure usare i feromoni prodotti dal gatto stesso4. In questo caso, devi “raccogliere” il suo odore, ad esempio accarezzandolo delicatamente con un panno e poi depositarlo sul nuovo oggetto per dargli la sensazione di averlo già usato e riconosciuto come un oggetto familiare.

4. Proteggilo dall’odore di gatti sconosciuti

er un gatto, tra gli odori che possono risultare sgradevoli o addirittura allarmanti, ci sono quelli dei gatti sconosciuti6

Evitare gli oggetti utilizzati da altri gatti

Ed assicurarsi che non possano entrare in casa gatti sconosciuti, soprattutto se c’è una gattaiola che collega la casa con l’esterno. Anche se non li vedi, all’esterno potrebbero esserci altri gatti e animali che potrebbero usare la gattaiola per entrare in casa.

Magari non si troveranno faccia a faccia con il tuo gatto, ma un animale sconosciuto può comunque lasciare una “firma” olfattiva del suo passaggio e questi odori sconosciuti nel suo territorio possono intensificarne il senso di insicurezza.

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Quando un gatto torna a casa da una visita dal veterinario e gli altri gatti della famiglia lo aspettano, il momento dell’incontro può riservare delle sorprese. Il gatto può tornare a casa con un odore diverso a causa dei farmaci utilizzati e dell’ambiente esterno. Il fatto è che gli altri gatti potrebbero non riconoscerlo: l’aspetto è familiare, ma l’odore no e quindi è un gatto sconosciuto.

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Questo fraintendimento può influire sulla relazione tra i gatti della famiglia; pertanto, in certi casi, si raccomanda una mini-reintroduzione tra il gatto che è andato dal veterinario e gli altri gatti, come se fossero dei gatti che non si sono mai visti, né annusati4In questo caso, il processo può durare poche ore o qualche giorno, anziché settimane o mesi. Inoltre, anche i feromoni sintetici possono essere d’aiuto.

5. Scopri se è sensibile a certi aromi vegetali

Alcuni gatti mostrano una particolare sensibilità a certi composti chimici presenti in alcune piante, come l’erba gatta o catnip (Nepeta cataria) ed il matatabi o vite d’argento (Actinidia polygama), chiamati composti iridoidi1.

Inalando queste sostanze, i gatti sensibili cominciano a rotolarsi a terra, a strofinarsi contro la pianta o il gioco contenente l’estratto o ad afferrarlo tra le zampe anteriori mentre lo scalciano con quelle posteriori15.

Questo effetto dura da 5 a 15 minuti ed è seguito da un periodo di insensibilità. Nei gatti, la sensibilità ai composti iridoidi dipende dalla genetica e può essere presente in una percentuale molto alta della popolazione felina generale5,14.

Infatti, sembra che tutti i gatti siano sensibili, ma, mentre alcuni mostrano la tipica reazione di eccitazione, altri reagiscono rilassandosi, adottando la posizione della sfinge e riducendo i vocalizzi5.

Nei gatti che mostrano la tipica reazione al catnip, l’erba gatta ed il matatabi rappresentano un modo sicuro per arricchire l’ambiente del gatto, stimolare il gioco ed aumentare l’uso dei tiragraffi come luogo dove affilare le unghie18.

Prendersi cura dell’olfatto del gatto è considerato uno dei cinque pilastri del suo benessere4.

E, anche se per noi può essere difficile immaginare un mondo di odori e messaggi odorosi, se vuoi migliorare il legame con il tuo gatto, è importante provarci.

Bibliografia consultata:

1. Bol, S., Caspers, J., Buckingham, L., Anderson-Shelton, G. D., Ridgway, C., Buffington, C. T., Shultz, S., & Bunnik, E. M. (2017). Responsiveness of cats (Felidae) to silver vine (Actinidia polygama), Tatarian honeysuckle (Lonicera tatarica), valerian (Valeriana officinalis) and catnip (Nepeta cataria). BMC veterinary research, 13, 1-16.

2. Cozzi, A., Monneret, P., Lafont-Lecuelle, C., Bougrat, L., Gaultier, E., & Pageat, P. (2010). The maternal cat appeasing pheromone: Exploratory study of the effects on aggressive and affiliative interactions in cats. Journal of veterinary behavior, 51, 37.

3. Cozzi, A., Lecuelle, C. L., Monneret, P., Articlaux, F., Bougrat, L., Mengoli, M., & Pageat, P. (2013). Induction of scratching behaviour in cats: efficacy of synthetic feline interdigital semiochemical. Journal of feline medicine and surgery, 1510, 872-878. 

4. Ellis, S. L., Rodan, I., Carney, H. C., Heath, S., Rochlitz, I., Shearburn, L. D., Sundahl, E., & Westropp, J. L. (2013). AAFP and ISFM feline environmental needs guidelines. Journal of feline medicine and surgery, 153, 219-230.

5. Espín-Iturbe, L. T., Yañez, B. A. L., García, A. C., Canseco-Sedano, R., Vázquez-Hernández, M., & Coria-Avila, G. A. (2017). Active and passive responses to catnip (Nepeta cataria) are affected by age, sex and early gonadectomy in male and female cats. Behavioural processes, 142, 110-115.

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7. Heath, S. E. (2007). Behaviour problems and welfare. In The welfare of cats (pp. 91-118). Dordrecht: Springer Netherlands.

8. Mills, D. (2005). Pheromonatherapy: theory and applications. In Practice, 277, 368-373.

9. Pageat, P. (1996). Functions and use of the facial pheromones in the treatment of urine marking in the cat: interest of a structural analogue. In Proceedings and Abstracts of the XXI Congress of the World Small Animal Vet. Assoc. (pp. 197-198).

10. Pageat, P. (1997). La communication chimique dans l'univers des carnivores domestiques. Point Veterinaire, 28, 27-36.

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12. Pageat, P., & Gaultier, E. (2003). Current research in canine and feline pheromones. Veterinary Clinics: Small Animal Practice, 332, 187-211.

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