La decisione di adottare un gatto comporta molte responsabilità, ma anche qualche dubbio su come accudirlo o nutrirlo. Infatti, con così tante opzioni di cibo sul mercato, qual è quella ideale? Qual è quella che di adatta meglio alle sue esigenze? Alla sua età? Alla sua taglia? Ti aiutiamo a toglierti ogni dubbio.
1. Leggi bene le etichette
Alcuni alimenti sono completi, mentre altri sono complementari.
Per alimentare il tuo gatto, devi cercare tra gli alimenti completi, i quali, se somministrati nelle giuste quantità, soddisfano le sue esigenze nutrizionali.
Gli alimenti complementari, invece, sono formulati per essere un extra all’alimentazione abituale del gatto, come gli snack.
2. Scegli un alimento che soddisfi le esigenze nutrizionali

Le caratteristiche di un gatto che incidono maggiormente sulle sue esigenze nutrizionali sono l’età, il fatto che sia sterilizzato o meno, lo stato di salute e l’attività. Il peso, invece, influirà sulla quantità di cibo di cui ha bisogno per soddisfare le proprie esigenze nutrizionali.
SAPEVI CHE...?

Con la sterilizzazione, le esigenze nutrizionali del gatto cambiano:
L’appetito aumenta, mentre il metabolismo rallenta e l’attività fisica si riduce. Se non adatti la dieta alle sue nuove caratteristiche, è probabile che diventi sovrappeso5,10.
3. Non dimenticarti dei suoi gusti
Un alimento completo ed equilibrato può non essere quello adatto, se al tuo gatto non piace. È quindi importante scoprire e tenere conto anche delle sue preferenze.
4. Combina alimenti secchi ed umidi
Gli alimenti secchi sono facili da conservare e da somministrare, possono aiutare a mantenere i denti più puliti e sono compatibili con la maggior parte dei giochi interattivi, ma il loro contenuto d’acqua non supera il 10%. Per questo, si consiglia di combinarli con alimenti umidi, composti per circa l’80% d’acqua.
Gli alimenti umidi possono aiutare i gatti che tendono a bere poco e, ancor di più, quelli che soffrono di problemi urinari o di stitichezza e/o che tendono al sovrappeso. La loro consistenza morbida li rende ideali anche per i gatti giovani e senior, mentre il loro aroma ed il loro sapore possono risultare invitanti per i gatti con poco appetito.
SAPEVI CHE..?

Il cibo umido ha un contenuto energetico inferiore rispetto a quello del cibo secco.
Per questo motivo, li aiuta a sentirsi sazi e può essere utile nei piani di controllo del peso.
Consiglio miciesco
Evita di mescolare alimenti umidi e secchi all’interno della stessa ciotola. Il cibo umido si deteriora rapidamente e, se il gatto ci mette un po’ a mangiare la porzione, si rischia di dover buttare via tutto ciò che ha lasciato nella ciotola.
5. Calcola la porzione quotidiana
Calcola la porzione quotidiana di cui il tuo gatto ha bisogno in base alla tabella nutrizionale che troverai sulla confezione dell’alimento.
Consiglio miciesco
Quando combini cibo secco ed umido, scegli prodotti della stessa marca. Ti aiuterà a calcolare più facilmente la sua porzione giornaliera con le tabelle nutrizionali utilizzando lo stesso criterio.
6. Lasciagli il suo cibo a disposizione oppure suddividi la porzione giornaliera
Lasciagli il suo cibo a disposizione oppure suddividi la porzione giornaliera in almeno 5 dosi, distribuite durante il giorno e la notte4. La scelta dipenderà da vari fattori. Ad esempio, se il gatto ha raggiunto il suo peso ideale, se non mangia più della sua porzione giornaliera nonostante abbia più cibo a disposizione, se ci sono altri gatti in casa, ecc.
SAPEVI CHE...?

I gatti non domestici arrivano a fare fino a 10/12 piccoli pasti al giorno.
Pertanto, anche in un ambiente domestico, l’ideale sarebbe che si procurasse il cibo da solo e che lo ottenesse in piccole quantità e spesso.
7. Modifica la sua alimentazione in modo graduale
Se vuoi introdurre un altro alimento, è meglio farlo un po’ per volta, nell’arco di una settimana. Questa transizione aiuterà a prevenire i problemi digestivi e ad abituare il gatto all’aroma ed alle caratteristiche del nuovo alimento.

8. Usa i giochi che erogano cibo e le ciotole interattive
Si tratta di dispositivi di varie forme, dimensioni e materiali che vanno riempiti di cibo e che il gatto deve manipolare per estrarvi l’alimento. Inoltre, se li distribuisci in giro per casa, ciò incoraggerà il gatto ad uscire a “caccia” per trovarli.
Quando usi i giochi che erogano il cibo, all’inizio fa in modo che gli sia semplice, altrimenti si sentirà frustrato. Complicali gradualmente affinché impari pian piano ad usarli. Puoi anche esplorare vari giochi, perché ognuno di essi può aiutarlo a sviluppare abilità differenti.
SAPEVI CHE...?

L’uso di giocattoli interattivi è associato ad una riduzione dei livelli di stress e di ansia nei gatti, ad una minore tendenza al sovrappeso ed all’attenuazione di alcuni comportamenti problematici, come la richiesta di cibo, l’eliminazione inadeguata e l’aggressività verso le persone e gli altri gatti2.
Consiglio miciesco
Non serve acquistare i giochi che erogano il cibo, né le ciotole interattive: puoi costruire le tue versioni fatte in casa. L’unica cosa a cui devi fare attenzione è che i materiali siano sicuri e che possano entrare in contatto con gli alimenti.
9. Usa gli snack con moderazione
Quindi sì, possiamo dar loro degli snack regolarmente, ma sempre seguendo le indicazioni o la tabella nutrizionale del prodotto in questione o, qualora non ci fossero, non superando mai il 10% del fabbisogno calorico giornaliero del gatto.

10. Controlla regolarmente il suo peso
Per pesare il gatto, una delle opzioni consiste nel prenderlo in braccio e salire insieme sulla bilancia, annotando il peso totale. Dopo aver ripetuto la stessa operazione senza il gatto, sottrai il tuo peso per ottenere quello del gatto.
Per sapere quanto dovrebbe pesare, chiedi al tuo veterinario di fiducia, che ne valuterà la condizione fisica e determinerà se ha il peso adeguato.
Anche se il veterinario lo ha appena pesato in ambulatorio, può essere utile rifarlo a casa: ogni bilancia è tarata in modo leggermente diverso e, per controllare l’evoluzione del peso, è meglio farlo sempre con la stessa bilancia.
SAPEVI CHE...?

Una variazione di poche centinaia di grammi non è motivo di allarme per una persona, ma può esserlo per un gatto. Un gatto che supera il suo peso ideale del 10% è considerato in sovrappeso e se lo supera del 20% rasenta l’obesità.
Per fare un esempio, un gatto che dovrebbe pesare 4 kg diventa sovrappeso quando supera i 4,4 kg e raggiunge la soglia dell’obesità quando arriva a 4,8 kg.
Il sovrappeso non è solo un problema estetico: aumenta anche il rischio di soffrire di vari problemi di salute, tra cui la riduzione dell’aspettativa di vita7,8.
Una corretta alimentazione ed uno stile di vita attivo sono gli strumenti ideali per prevenirlo.
Evita gli alimenti proibiti
Alcuni alimenti sono tossici per i gatti, come il cioccolato, la cipolla, il porro, l’erba cipollina ed altre piante simili, tutto ciò che contiene alcol etilico (dalle bevande alcoliche all’impasto del pane fermentato non cotto) e la caffeina1,6,7.

Cioccolato

Cipolla

Porro

Erba cipollina

Altre piante

Alcol etilico

Caffeina
Altri possono essere dannosi senza essere tossici, come il latte vaccino per il suo alto contenuto di lattosio e la carne cruda per il rischio di contaminazione batterica3.

Latte vaccino

Carne cruda
Speriamo che questi consigli ti aiutino a capire un po’ meglio l’alimentazione del tuo gatto. D’ora in avanti, con questi consigli e molta osservazione, troverai sicuramente l’alimentazione più adatta alle sue esigenze. 🐾💚
1. Cortinovis, C., & Caloni, F. (2016). Household food items toxic to dogs and cats. Frontiers in veterinary science, 3, 191521.
2. Dantas, L. M., Delgado, M. M., Johnson, I., & Buffington, C. T. (2016). Food puzzles for cats: feeding for physical and emotional wellbeing. Journal of feline medicine and surgery, 189, 723-732.
3. Davis, R. H., Lawes, J. R., & Wales, A. D. (2019). Raw diets for dogs and cats: a review, with particular reference to microbiological hazards. Journal of Small Animal Practice, 606, 329-339.
4. Ellis, S., Rowe, E., Scientists, Y., & Fair, E. (2017). Five-a-Day Felix. A report into improving the health and welfare of the UK’s domestic cats.
5. Flynn, M. F., Hardie, E. M., & Armstrong, P. J. (1996). Effect of ovariohysterectomy on maintenance energy requirement in cats. Journal of the American Veterinary Medical Association, 2099, 1572-1581.
6. Gugler, K., Piscitelli, C., & Dennis, J. (2013). Hidden dangers in the kitchen: common foods toxic to dogs and cats. Compend Contin Educ Vet, 357, E2.
7. Kovalkovičová, N., Šutiaková, I., Pistl, J., & Šutiak, V. (2009). Some food toxic for pets. Interdisciplinary toxicology, 23, 169-176.
8. Lund, E. M., Armstrong, P. J., Kirk, C. A., & Klausner, J. S. (2005). Prevalence and risk factors for obesity in adult cats from private US veterinary practices. International Journal of Applied Research in Veterinary Medicine 3, 88–96.
9. O’Neill, D. G., Church, D. B., McGreevy, P. D., Thomson, P. C., & Brodbelt, D. C. (2015). Longevity and mortality of cats attending primary care veterinary practices in England. Journal of Feline Medicine and Surgery 17, 125–33.
10. Scarlett, J. M., Donoghue, S., Saidla, J., & Wills, J. (1994). Overweight cats: prevalence and risk factors. International journal of obesity and related metabolic disorders: journal of the International Association for the Study of Obesity, 18, S22-8.