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Che cosa vuole dire il tuo gatto quando miagola?

Gabriella Tami - Dottoresa in Medicina Veterinaria e Master in Etologia

Gabriella Tami · Dottoresa in Medicina Veterinaria e Master in Etologia

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Pubblicato il 29.09.2020 · Modificato il 16.09.2024
Il miagolio del gatto
Indice

I gatti emettono vari suoni, il più tipico è il miagolio. Questi suoni possono durare da una frazione di secondo a diversi secondi e sono composti da almeno due vocali diverse, ad esempio [eo], [iau]1.

Solitamente sono suoni acuti e a può capitare che si mescolino con altri versi dell’animale. I gatti di solito non usano il miagolio tra di loro2, ma è più comune per interagire con le persone3. Ma cosa vogliono dirci? Continua a leggere perché in questo articolo decifreremo il loro significato.

Queste sono le fusa di un gatto che chiede l'elemosina:

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Quando un gatto scopre che il miagolio in un certo contesto gli permette di ottenere qualcosa che stava cercando, la sua tendenza a miagolare in quelle situazioni aumenterà: se scopre che il miagolio notturno ti fa alzare per dargli da mangiare, sarà molto più propenso a miagolare di nuovo di notte.

Cosa significa il miagolio del gatto?

I gatti emettono una grande varietà di miagolii, ma è importante capire che non hanno la stessa funzione delle nostre parole e non esiste una “traduzione” specifica nella nostra lingua.


Fin da piccoli, i gattini miagolano per comunicare i loro bisogni come la fame, il freddo o perché sono stati lasciati soli. Il gatto di solito si esprime subito4 quando sopraggiungono questi stati di disagio, emettendo vocalizzazioni particolarmente acute e intense.


Quando i gatti crescono, smettono di miagolare tra loro quasi completamente, ma iniziano a sfruttare il miagolio per comunicare con le persone. Sviluppano una sorta di “vocabolario” proprio per chiedere cibo, attenzioni e altro. Questo significa che bisogna interpretare il miagolio di ciascun esemplare perché un gatto che non conosci potrebbe miagolare in modo diverso rispetto al tuo5,6.


Anche se i miagolii variano, alcune caratteristiche acustiche danno indizi sul loro significato. Infatti, i miagolii hanno un suono diverso a seconda dello stato emotivo dell’animale. I miagolii piacevoli in cui il gatto prova emozioni positive7 sono acuti, brevi e hanno una melodia ascendente. Al contrario, in situazioni spiacevoli dove vive emozioni negative, sono più bassi, prolungati e hanno un’intonazione calante7.


Non avendo un significato specifico7, il miagolio pare serva ad attirare l’attenzione della persona su qualcosa riguardante l’ambiente8 e per interpretare il significato di un miagolio è necessario basarsi su alcuni elementi:


  • Il suono del miagolio


  • Gli altri segnali emessi dal gatto, come uno sguardo o un movimento della coda.


  • Il contesto: se miagola davanti a una porta chiusa, probabilmente vuole che la apri. Se miagola davanti a una ciotola vuota, sta chiedendo la tua attenzione per avere del cibo. Quando torni a casa, il tuo gatto potrebbe miagolare per salutarti.

Il miagolio pare servire ad attirare l’attenzione della persona su qualcosa che riguarda l’ambiente.

Non solo miagolio

Oltre al tipico Miao!, i gatti possono emettere altri tipi di suono.

 

  • Trillo: vocalizzo emesso a bocca chiusa. Sembra una piccola vibrazione, di tonalità crescente e della durata di meno di un secondo. Lo si può sentire quando ritorni a casa e il gatto saluta con un trillo e la coda sollevata9.


  • Fusa: suono ritmico a basso volume che i gatti emettono spesso in situazioni piacevoli e rilassanti10 (anche se non è esclusivo di questo tipo di situazioni)11,12.


  • Sbuffo: suono emesso con la bocca aperta e i denti in vista9. È una vocalizzazione difensiva accompagnata solitamente da espressioni facciali e corporee, come orecchie appiattite, schiena arcuata...


  • Sputo: i gatti sputano nelle stesse situazioni in cui sbuffano. In questo caso però, l’emissione di aria dura meno di un secondo.


  • Ululati e guaiti: l’ululato è un suono minaccioso prolungato e molto intenso che può essere udito nel bel mezzo di una zuffa tra gatti. Serve a intimidire l’avversario e a evitare lo scontro fisico9. Nella stessa situazione, i gatti possono emettere un vocalizzo più breve e acuto – il guaito – che di solito coincide con un contatto fisico e aggressivo, ad esempio un colpo con gli artigli.


  • Ringhio: suono basso udibile durante un confronto con altri gatti o quando il gatto è inquieto per una possibile minaccia ambientale9.


  • Squittio: si tratta di un suono acuto e molto intenso che i gatti emettono solitamente in una situazione di dolore come una botta subita.


  • Gracchiare: i gatti gracchiano in situazioni di forte eccitazione, ad esempio quando vedono una preda fuori dalla loro portata. Nell’emettere il suono, la mascella trema in modo molto caratteristico, mentre la coda si muove13.


  • Richiamo sessuale: vale sia per i maschi che per le femmine, in particolar modo nella stagione riproduttiva. I gatti emettono una sorta di lamento intenso e prolungato che serve ad attirare un compagno e, nel caso dei maschi, anche ad avvertire gli altri pretendenti ad avvertire della loro presenza.


...ma l’elenco non è completo: sono stati descritti più di 20 vocalizzi diversi nei gatti3.

Gatti che miagolano

I miagolii più comuni

I gatti miagolano in molte situazioni e per diversi stati emotivi. Ecco le situazioni più comuni in cui puoi sentire un gatto miagolare:

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Per chiedere cibo7. In questo caso, brevi miagolii intonati ascendenti indicano l’aspettativa di ricevere del cibo. Oltre ai miagolii si possono sentire altri suoni, come trilli e fusa14. Se la preparazione del cibo richiede più tempo del previsto, i miagolii possono diventare più frequenti e prolungati, indicando la frustrazione del gatto6. Possono anche essere accompagnati da sbadigli, leccate di muso e deglutizioni ripetetute15.

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Per richiedere attenzioni8. Sicuramente più di una volta il tuo gatto è diventato affettuoso e ti ha chiesto attenzione e carezze accompagnando la richiesta a miagolii acuti.

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Per salutare. Capita che quando torni a casa dopo un po’ di tempo lontano, il tuo gatto miagoli7: questo tipo di suono è solitamente breve e acuto ed è spesso accompagnato da trilli.

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In attesa che qualcuno gli apra la porta o la finestra davanti a lui7,8. In questa situazione il gatto può miagolare nel modo in cui ha sempre fatto, ma se l’attesa si prolunga l’intensità e la frequenza del miagolio possono cambiare.

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Durante una sessione di toelettatura. In realtà, varia da gatto a gatto: per alcuni sarà un momento piacevole6, per altri no8. Il miagolio emesso varia a seconda dell’esperienza vissuta.

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Chiuso in un trasportino7, trasportato in auto8,14 e/o isolato in un ambiente non famigliare6. In generale, i gatti tendono a miagolare in situazioni di stress. In questo caso, i loro miagolii sono lunghi, bassi e intensi, molto diversi da quelli che si possono sentire quando il gatto è felice o rilassato.

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Quando provano dolore. Anche se i gatti si lamentano poco e preferiscono soffrire in silenzio e isolati, quando il dolore diventa intenso è possibile sentirli miagolare, anche continuamente16,17. In questi casi, quando è il dolore a motivare il miagolio, si potranno notare anche altri cambiamenti che indicano che il gatto non sta bene, ad esempio se il pelo ha un aspetto trasandato, se si muove poco, mostra scarso interesse per il cibo...

E se il gatto miagola in modo strano?

Ogni gatto miagola a modo suo e può farlo in modo diverso a seconda della situazione e del suo stato emotivo3. Inoltre, se nota che un certo tipo di suono, diverso dal solito, attira la tua attenzione allora sarà più incline a ripeterlo in futuro. Tuttavia, è importante prestare attenzione ai cambiamenti nel suo modo abituale di miagolare. I gatti miagolano grazie alle corde vocali situate nella laringe (le stesse che permettono a noi umani di parlare): un cambiamento nella struttura o nella funzione della laringe può causare un cambiamento nella voce del gatto; quindi, un miagolio insolito può essere sintomo di un problema di salute18,19,20.

Per tutti questi motivi, è preferibile consultare un veterinario per identificare la causa esatta di uno strano miagolio o un diverso modo di miagolare.

Sapevi che...?

Nei gatti sordi, i miagolii tendono ad essere forti23,24 e ad avere un suono diverso da quello degli altri gatti, soprattutto quando il gatto è sordo dalla nascita25: non potendo ascoltare se stesso, il gatto non può modulare i suoi miagolii in base al rumore di fondo24.

Quali sono le differenze tra i suoni del maschio e della femmina?

A differenza degli esseri umani, il timbro del miagolio di un gatto non rivela facilmente il suo sesso. Inoltre, non ci sono ancora studi che indicano il possibile impatto del sesso sulle caratteristiche acustiche del miagolio7. Anche per quanto riguarda gli altri vocalizzi felini diversi dal miagolio14, non ci sono evidenti differenze tra maschio e femmina. Tuttavia, durante la stagione degli amori è possibile notare alcune differenze. I richiami usati per cercare un compagno sono diversi tra maschi e femmine: i maschi emettono suoni più gravi, le femmine suoni più acuti26. Inoltre, i maschi tendono a emettere più richiami sessuali27.

Ora che sai perché i gatti miagolano, sei pronto a capire meglio il tuo. Man mano che imparerai a conoscere le sue abitudini, sarai in grado di identificare sempre meglio il significato dei suoi miagolii... Ognuno ha il suo modo di comunicare!

Bibliografia consultata:

1. Schötz, S. (2018). The secret language of cats: how to understand your cat for a better, happier relationship. Harlequin.

2. Yeon, S. C., Kim, Y. K., Park, S. J., Lee, S. S., Lee, S. Y., Suh, E. H., ... & Lee, H. J. (2011). Differences between vocalization evoked by social stimuli in feral cats and house cats. Behavioural processes, 872, 183-189.

3. Tavernier, C., Ahmed, S., Houpt, K. A., & Yeon, S. C. (2020). Feline vocal communication. Journal of veterinary science, 211.

4. Konerding, W. S., Zimmermann, E., Bleich, E., Hedrich, H. J., & Scheumann, M. (2016). Female cats, but not males, adjust responsiveness to arousal in the voice of kittens. BMC Evolutionary Biology, 161, 1-9.

5. Ellis, S. L., Swindell, V., & Burman, O. H. (2015). Human classification of context-related vocalizations emitted by familiar and unfamiliar domestic cats: an exploratory study. Anthrozoös, 284, 625-634.

6. Prato-Previde, E., Cannas, S., Palestrini, C., Ingraffia, S., Battini, M., Ludovico, L. A., Ntalampiras, S., Presti, G., & Mattiello, S. (2020). What’s in a meow? A study on human classification and interpretation of domestic cat vocalizations. Animals, 1012, 2390.

7. Schötz, S., van de Weijer, J., & Eklund, R. (2019). Melody matters: An acoustic study of domestic cat meows in six contexts and four mental states. PeerJ Preprints, 7, e27926v1.

8. Nicastro, N., & Owren, M. J. (2003). Classification of domestic cat (Felis catus) vocalizations by naive and experienced human listeners. Journal of Comparative Psychology, 1171, 44.

9. Crowell-Davis, S. L. (2007). Cat behaviour: social organization, communication and development. In The welfare of cats (pp. 1-22). Dordrecht: Springer Netherlands.

10. Kiley-Worthington, M. (1984). Animal language? Vocal communication of some ungulates, canids and felids. Acta Zool Fennica, 171(83), 8.

11. Leyhausen, P., Tonkin, B. A. (1979). Cat behaviour. The predatory and social behaviour of domestic and wild cats. Garland STPM Press.

12. McComb, K., Taylor, A. M., Wilson, C., Charlton, B. D. (2009). The cry embedded within the purr. Current Biology, 1913, R507-R508.

13. Schötz, S. (2013). A phonetic pilot study of chirp, chatter, tweet and tweedle in three domestic cats. In Fonetik 2013 (pp. 65-68). Linköping University.

14. Fermo, J. L., Schnaider, M. A., Silva, A. H. P., & Molento, C. F. M. (2019). Only when it feels good: Specific cat vocalizations other than meowing. Animals, 911, 878.

15. Cannas, S., Mattiello, S., Battini, M., Ingraffia, S. I., Cadoni, D., & Palestrini, C. (2020). Evaluation of Maine Coon cat behavior during three different management situations. Journal of Veterinary Behavior, 37, 93-100. 

16. Hellyer, P. W., Uhrig, S. R., & Robinson, N. G. (2006). Canine acute pain scale and feline acute pain scale. Fort Collins CO: Colorado State University Veterinary Medical Center. 

17. Merola, I., & Mills, D. S. (2016). Behavioural signs of pain in cats: an expert consensus. PloS one, 112, e0150040.