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Come educare il tuo cane? Metodi e passaggi da seguire

Gabriella Tami - Dottoresa in Medicina Veterinaria e Master in Etologia

Gabriella Tami · Dottoresa in Medicina Veterinaria e Master in Etologia

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Pubblicato il 19.03.2025 · Modificato il 19.03.2025
Come educare il tuo cane Come educare il tuo cane
Indice

Nonostante l'idea di vivere con un cane possa risultare attraente per certe persone, imparare a gestire adeguatamente le situazioni di convivenza è fondamentale per vivere in armonia. Questa forma di apprendimento si chiama educazione. Di seguito, ti spieghiamo ciò che implica e come si deve svolgere questo processo con il tuo cane 

Cosa significa educare il tuo cane?

Educarlo significa aiutarlo a integrarsi nel suo contesto, imparando a tenere comportamenti appropriati, dentro e fuori casa. Questo processo si basa sull'apprendimento di alcuni esercizi specifici, ad es. rispondere quando lo chiami, sedersi, mettersi giù o stare buono quando gli indichi di farlo con una parola o un gesto specifico.

Sapevi che...?

Se ogni volta che il cane si trova in un contesto o in un luogo, ad es. un passaggio pedonale e gli indichi di effettuare un comportamento specifico, ad es. sedersi, il cane inizierà a prevedere e a sedersi anche se non glielo dici.

Ma l'educazione va ben oltre sapere come effettuare alcuni esercizi. Un cane ben educato sa gestire in modo accettabile le situazioni che possono verificarsi nella sua vita giornaliera e controllare i propri impulsi.

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L'autocontrollo è una delle abilità più importanti per un cane

In quanto permetto di scegliere autonomamente come comportarsi in maniera corretta, piuttosto che ricevere costantemente le tue indicazioni su ciò che deve fare.

Alcune situazioni mettono alla prova l'autocontrollo di un cane, in particolare se ancora ci stai lavorando (prepararsi per la passeggiata, il pasto in avvicinamento o qualsiasi altro motivo di eccitazione). Mentre sta apprendendo, crea situazioni "facili" in cui possa praticare con successo il comportamento corretto o gestisci temporaneamente la situazione per evitare che impari a tenere un comportamento indesiderato.

Quale è il comportamento corretto di un cane?

Dipenderà dalla situazione ma, in generale, oltre al rispetto di alcune norme comuni che fanno parte della convivenza civile quando il cane esce dalla porta di casa, ogni padrone di un cucciolo può perseguire i propri obiettivi educativi dentro casa.

Per facilitare le cose, le regole devono essere definite sin dal primo momento e tutti i membri della famiglia, inclusi gli invitati, devono favorirne l'apprendimento. In questo senso, è utile prendere alcune decisioni comuni, ad es. se ci sono stanze proibite dentro la casa, se il cane può salire sui letti e sui divani, come salutare gli invitati, se deve attendere il tuo permesso per passare da una porta aperta. Le decisioni comuni sull'educazione del cane includono anche le parole o i gesti che gli indicano il comportamento corretto.

Consiglio

Scrivere un elenco con le norme della casa ed esporlo in un luogo visibile servirà da promemoria man mano che tutta la famiglia impara le regole.

In che modo educare un cane?

Il metodo che permette di insegnare al cane il comportamento corretto e a ottenere allo stesso tempo benefici multipli dalla vostra relazione e il suo atteggiamento verso le cose che lo circondano è noto con il nome di "educazione in positivo". Questo tipo di approccio consiste nell'utilizzare gli stimoli piacevoli per rinforzare i comportamenti desiderati del cane12.

Stimoli potenzialmente piacevoli

Tra gli stimoli potenzialmente piacevoli ci sono il cibo, le ricompense verbali e le carezze13, i giochi, le passeggiate e altre attività che gli piacciono, l'accesso a un qualche luogo desiderato ecc. ma al momento di scegliere quelli che userai come ricompensa per educare il tuo cane, devi "chiedergli" quale preferisce: dipende infatti da lui se qualcosa lo motiva in modo sufficiente da giustificare il tentativo di ottenerlo7,19

Per ottenere l'effetto sul comportamento del cane, lo stimolo scelto deve apparire mentre il cane sta tenendo il comportamento desiderato o appena dopo. Se passa troppo tempo tra il comportamento e la ricompensa, il cane potrebbe non vedere la relazione causa-effetto che desideri generare22.

Rinforzare il buon comportamento del tuo cane, dandogli qualcosa di piacevole al momento adeguato, apporta benefici che vanno ben oltre i risultati della sua educazione16.

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Il vincolo che vi unisce si rafforza17.

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Ti trasformi in una base sicura. Ossia, in un punto di riferimento dal quale iniziare a esplorare e dove sentirsi protetto e rilassato21.

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Aumenta la sua tendenza a guardarti, a seguire le tue indicazioni10 e imparare nuovi esercizi.

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La comunicazione tra voi diventa più fluida9.

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Il suo atteggiamento diventa più giocherellone22,23 e ottimista6.

Donna che accarezza un cane

Educare in positivo

Educare in positivo fa sì che il cane impari a comportarsi bene grazie all'aspettativa di ricevere qualcosa di buono in cambio.

L'educazione in positivo differisce in modo sostanziale da altri approcci educativi che si basano sull'uso di stimoli sgradevoli, ad es. tirare il collare, usare un tono di voce minaccioso, impaurirlo, fare una manipolazione sgradevole o perfino dolorosa ecc.

Anche se per molte persone l'uso di stimoli sgradevoli sembra essere una soluzione rapida verso l'obiettivo, in realtà si associa a una maggiore tendenza dei cani a reagire con aggressività, a un maggiore livello di stress, a una minore tendenza a prestare attenzione alla persona, a una maggiore tendenza al pessimismo e a vari altri comportamenti generalmente considerati problematici2,3,6,8,10,15,16,21.

Con queste premesse, non sorprende che oggigiorno sia sconsigliato l'uso di tecniche invasive per educare un cane23 e si raccomandi un cambio di educazione in positivo.

Usare stimoli piacevoli per educare il cane non significa tuttavia che tutto sia sempre piacevole: 

Il modo in cui utilizzi gli stimoli piacevoli si ripercuoterà sui risultati dell'addestramento14.

Ad es. se stai cercando di far sì che il tuo cane prenda con delicatezza il cibo che gli offri in mano e...

  •  ...lo lasci prendere il cibo quando si avvicina con delicatezza alla tua mano, ti starai avvicinando all'obiettivo.
  • ...lo lasci prendere il cibo quando si lancia verso la tua mano, starai rafforzando un comportamento lontano dai tuoi obiettivi.
  • ...quando si lancia verso il cibo, chiudi la mano in tempo ed eviti che raggiunga il cibo, potresti ridurre la tendenza a lanciarsi.

Pertanto, nonostante l'educazione in positivo si basi sull'uso di stimoli piacevoli per educare il cane, la forma in cui li utilizzi avrà un impatto determinante sul comportamento che si rinforza o si indebolisce e sulle emozioni sperimentate dal cane: dall'entusiasmo di aver raggiunto il cibo fino alla frustrazione di non averlo conseguito... e a volte la frustrazione si esprime con comportamenti aggressivi18.

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Durante l'educazione, concentrati sull'esperienza positiva del cane

Tieni presente che è più facile far sì che il cane impari a realizzare un comportamento desiderato (ad es. scegliere il suo letto per riposare), piuttosto che imparare a non realizzare uno non desiderato (scegliere di riposare sulle poltrone, sui divani, letti ecc.).

Come inizio a educare un cane?

Inizia da subito

È più facile creare abitudini corrette piuttosto che modificare un comportamento che il cane ha già ripetuto varie volte.

È meglio fare varie sessioni brevi durante il giorno che una sola lunga

In particolare quando il tuo cane sta iniziando e ancora fatica a concentrarsi.

Cerca un luogo tranquillo e senza distrazioni

Si inizia sempre dalle cose facili e si aumenta la difficoltà quando il cane padroneggia i livelli precedenti.

Scegli il momento adeguato per l'apprendimento

Se ha fame, sete, sonno, è molto eccitato... cerca magari un altro momento.

Si usi il cibo come ricompensa, evita gli eccessi

Al posto degli snack, puoi usare una parte della sua razione giornaliera (purché lo motivi a sufficienza) o puoi esplorare il gioco o altre opzioni come possibili ricompense.

Adatta l'addestramento al suo livello

L'apprendimento avanza a gradi e mettere il cane in una situazione non adeguata al suo livello può facilitare comportamenti indesiderati e perfino creare situazioni pericolose.

Esplora la migliore tecnica per facilitare l'apprendimento. C'è ne sono di molti tipi, ad es:

Cattura

Consiste nell'attendere che il cane effettui da solo il comportamento desiderato e rinforzalo immediatamente.

Attrazione

Consiste nell'usare una "ricompensa", solitamente cibo, affinché il cane ti segua e provochi il movimento che stai cercando. Quando effettua l'azione corretta, riceve la ricompensa meritata.

Modellato

Consiste nel rafforzare comportamenti che si avvicinano progressivamente all'obiettivo finale. Con questa tecnica, è utile ricorrere a un suono (ad es. una parola di elogio specifica o il suono di un clicker) per avvisare il cane del momento esatto in cui ha guadagnato una ricompensa.

Obiettivo

Consiste nell'usare un obiettivo che il cane deve toccare con qualche parte del suo corpo. Il momento dell'oggetto servirà quindi per ottenere il comportamento che stai cercando.

Sapevi che...?

Coinvolgere il tuo cane in una sessione di gioco dinamico e divertente dopo aver lavorato con lui a un nuovo esercizio può contribuire a consolidare il suo ricordo1.

Donna che addestra il suo cane

E se si comporta male, posso punire il mio cane?

La migliore strategia quando il cane non si comporta come ti aspetti è:

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Scoprire il motivo del suo comportamento.

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Offrirgli un'alternativa accettabile dal tuo punto di vista. 

In base al problema, è importante cercare l'aiuto di un educatore cinofilo o di un veterinario comportamentalista. Tieni presente che dietro un comportamento inadeguato può esserci un problema di salute, uno stato di stress o una mancanza di comprensione su quali siano le necessità del cane e su come soddisfarle11.

In definitiva, educando il tuo cane, lo aiuti a migliorare il suo autocontrollo e a scoprire quale è il comportamento corretto. A questo punto, non ti resta che iniziare.

Bibliografia consultata:

1. Affenzeller, N., Palme, R., & Zulch, H. (2017). Playful activity post-learning improves training performance in Labrador Retriever dogs (Canis lupus familiaris). Physiology & behavior, 168, 62-73. 

2. Arhant, C., Bubna-Littitz, H., Bartels, A., Futschik, A., & Troxler, J. (2010). Behaviour of smaller and larger dogs: effects of training methods, inconsistency of owner behaviour and level of engagement in activities with the dog. Applied Animal Behaviour Science, 123(3-4), 131-142. 

3. Blackwell, E. J., Twells, C., Seawright, A., & Casey, R. A. (2008). The relationship between training methods and the occurrence of behavior problems, as reported by owners, in a population of domestic dogs. Journal of Veterinary Behavior, 3(5), 207-217. 

4. Braem, M. D., & Mills, D. S. (2010). Factors affecting response of dogs to obedience instruction: A field and experimental study. Applied Animal Behaviour Science, 125(1-2), 47-55. 

5. Casey, R. A., Naj-Oleari, M., Campbell, S., Mendl, M., & Blackwell, E. J. (2021). Dogs are more pessimistic if their owners use two or more aversive training methods. Scientific Reports, 11(1), 19023. 

6. Casey, R. A., Loftus, B., Bolster, C., Richards, G. J., & Blackwell, E. J. (2014). Human directed aggression in domestic dogs (Canis familiaris): Occurrence in different contexts and risk factors. Applied Animal Behaviour Science, 152, 52-63. 

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8. Cooper, J. J., Cracknell, N., Hardiman, J., Wright, H., & Mills, D. (2014). The welfare consequences and efficacy of training pet dogs with remote electronic training collars in comparison to reward based training. PloS one, 9(9), e102722. 

9. Cunningham, C. L., & Ramos, M. F. (2014). Effect of training and familiarity on responsiveness to human cues in domestic dogs (Canis familiaris). Animal Cognition, 17(3), 805-814. 

10. Deldalle, S., & Gaunet, F. (2014). Effects of 2 training methods on stress-related behaviors of the dog (Canis familiaris) and on the dog–owner relationship. Journal of Veterinary Behavior, 9(2), 58-65. 

11. Fatjó, J., & Bowen, J. (2020). Making the case for multi-axis assessment of behavioural problems. Animals, 10(3), 383. 

12. Fernandez, E. J. (2024). The least inhibitive, functionally effective model: A new framework for ethical animal training practices. Journal of Veterinary Behavior, 71, 63-68. 

13. Feuerbacher, E. N., Togher, C., & Friedel, J. E. (2023). Social interaction can function as a reinforcer for dogs: Effects of stimulus duration and session parameters. Journal of the Experimental Analysis of Behavior. 

14. Greenebaum, J. B. (2010). Training dogs and training humans: Symbolic interaction and dog training. Anthrozoös, 23(2), 129-141. 

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17. Nielson, S. A., Khosa, D. K., Clow, K. M., & Verbrugghe, A. (2023). Dog caregivers’ perceptions, motivations, and behaviours for feeding treats: A cross sectional study. Preventive Veterinary Medicine, 217, 105971. 

18. Panksepp, J., & Zellner, M. R. (2004). Towards a neurobiologically based unified theory of aggression. Revue Internationale De Psychologie Sociale, 17, 37-62. 

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20. Rooney, N. J., & Cowan, S. (2011). Training methods and owner–dog interactions: Links with dog behaviour and learning ability. Applied Animal Behaviour Science, 132(3-4), 169-177. 

21. Vieira de Castro, A. C., Fuchs, D., Morello, G. M., Pastur, S., de Sousa, L., & Olsson, I. A. S. (2020). Does training method matter? Evidence for the negative impact of aversive-based methods on companion dog welfare. Plos one, 15(12), e0225023. 

22. Yamamoto, M., Kikusui, T., & Ohta, M. (2009). Influence of delayed timing of owners' actions on the behaviors of their dogs, Canis familiaris. Journal of Veterinary Behavior, 4(1), 11-18. 

23. Ziv, G. (2017). The effects of using aversive training methods in dogs—A review. Journal of veterinary behavior, 19, 50-60. 

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