Sebbene il latrato sia il suono più caratteristico di un cane, la sua comunicazione acustica include un ampio repertorio di suoni diversi29. Se ti fai domande del tipo "Perché il mio cane abbaia? Quanti tipi di latrato esistono? Per quali motivi un cane ulula?" sei nel posto giusto. Scopri la nostra guida breve sui suoni emessi dai cani e potrai così comprenderli meglio.
Il latrato
È un suono facile da riconoscere ed è il più caratteristico21. I cani lo hanno ereditato dai loro antenati, ma durante la lunga storia della convivenza con gli umani, si sono moltiplicati i contesti e le occasioni in cui i cani abbaiano2,8. I lupi lo fanno principalmente (ma non esclusivamente) in situazioni di allerta e difesa del territorio31. I cani invece hanno il "latrato facile" e usano questo suono per salutare, invitare qualcuno a giocare con loro o, mentre stanno giocando, per dare l'allarme quando un estraneo si avvicina al loro territorio, per chiedere attenzione29, ma anche quando si sentono frustrati, quando attendono impazienti di uscire a passeggiare, quando restano soli in casa, quando richiedono il nostro aiuto per risolvere sfide impossibili14 ecc.
I cani abbaiano per "parlare" con altri cani ma usano i latrati principalmente per comunicare con le persone, tanto che i cani randagi e quelli che sono diventati selvatici non abbaiano molto1 I latrati non hanno un significato specifico come le parole ma, in base al contesto, i cani emettono latrati con caratteristiche acustiche coerenti16,31 che sono anche riconoscibili per chi li ascolta. I cani differenziano chiaramente tra il latrato di un cane rimasto solo in casa e quello emesso in una situazione di allerta territoriale. Nel secondo caso, il cane che ascolta il latrato di allerta solitamente si mette altrettanto in allerta e tende a unirsi al latrato18 Perfino nel caso in cui si tratti di una persona che ascolta il latrato, è molto probabile che comprenda il "messaggio vocale" del cane e questo succede anche se la persona non ha molta esperienza in tema canino20,23.
MA COSA SIGNIFICA QUINDI IL LATRATO DEL MIO CANE?
I latrati trasmettono una serie di informazioni:
- Lo stato emozionale del cane che abbaia
22,23ad es. i latrati di allerta provocati da un estraneo che suona il campanello hanno un suono grave, intenso e prolungato e tendono a ripetersi a intervalli brevi tra l'uno e l'altro, mentre i latrati di un cane rimasto solo in casa o che sta giocando tendono a essere acuti23,30.
- L'identità del cane: i cani possono riconoscere i latrati emessi da altri, perfino quando sono latrati dello stesso tipo
15. Perfino un software è in grado di rilevare le differenze nel modo di abbaiare di ogni cane16,30, ma queste differenze probabilmente sono troppo sottili per essere percepite dal nostro udito17.
- La taglia del cane, in particolare in caso di latrati con un suono più grave
24. Lo stesso succede quando un cane ringhia: il suono emesso ne rivela la taglia6,24.
Nonostante i latrati abbiano un suono differente in base al contesto, ogni cane apporta il proprio contributo e ci sono singole variazioni nel modo di abbaiare di ciascuno, in particolare quando si tratta di abbaiare alle persone durante il gioco, per chiedere qualcosa e prima di fare una passeggiata. Queste differenze dipendono in parte dalle persone che, con la propria reazione ai suoni del cane, finiscono per provocare il rafforzamento di certi suoni, anche senza farlo intenzionalmente16,21.
Ringhi
Il ringhio è un suono profondo, spesso accompagnato da una postura corporea minacciosa. I cani ringhiano in situazioni di tensione, ad es. per proteggere il cibo o per difendersi da un estraneo che si avvicina7. Ma i cani non ringhiano solo per minacciare, lo fanno anche per giocare7.
Nonostante i contesti così differenti nei quali i cani possono ringhiare, il ringhio del gioco non ha un suono molto diverso da quello emesso per tenere qualcuno lontano e ci sono piuttosto alcune differenze nel modo di utilizzare il ringhio per facilitare la comprensione del messaggio28.
Nel mezzo di un conflitto, i cani tendono a emettere pochi ringhi prolungati, distanziati da lunghi intervalli l'uno dall'altro e generalmente alternano ringhi e latrati. Tra ringhi e latrati, la durata totale del "discorso" di minaccia emesso dal cane è superiore alla durata media di una "conversazione" giocosa28.
Nel mezzo del gioco, i cani tendono a emettere un maggior numero di ringhi di breve durata, separati da intervalli brevi e alternati con pochi latrati28.
IL RINGHIO
Cosa significa allora il ringhio di un cane?
Di per sé, non ha un suono diverso in base al contesto e per noi umani è difficile comprenderne il significato se ne ascoltiamo uno isolato e decontestualizzato28. Ma se ascoltiamo tutta la sequenza dei ringhi, allora sì che possiamo comprenderne il significato o almeno distinguere se si tratta di un ringhio minaccioso o di uno dal tono giocoso4. Tuttavia, ci risulta difficile comprendere se il messaggio di minaccia contenuto nel ringhio è "togli le mani dal mio cibo" o "attento a fare un altro passo"4, una sottigliezza che i cani possono percepire senza difficoltà7.
Gemiti
I gemiti sono suoni acuti, ma di bassa intensità, che i cani iniziano a usare sin da piccoli. Cosa significa quando il mio cane geme? I cani usano i gemiti per attirare l'attenzione delle persone, per salutare e rilassare un'interazione tesa, ma i cani possono anche gemere quando hanno paura, ansia, frustrazione e perfino a causa del dolore2.
A livello acustico, sono suoni molto variabili, motivo per cui ci risulta difficile ignorarli26: inoltre, se hanno un suono molto irregolare, danno la sensazione che il cane stia sperimentando una forte emozione11.
Ululati
Gli ululati sono suoni intensi e prolungati che i lupi usano per chiamare il resto del branco e anche per segnalare la loro presenza in un territorio. Nel caso dei cani, non tutti ululano e quelli che lo fanno emettono ululati quando restano soli in casa o quando si "contagiano" con l'ululato di un altro cane (o di una persona che gioca a imitare il cane 😉)27.
La comunicazione acustica dei cani non è fatta di parole, ma contiene molti messaggi importanti da decifrare. Per comprenderli appieno, non è sufficiente ascoltarli. A questo punto ti sarà chiaro che, se sai ascoltare il tuo cane e identificare il tipo di suono che emette, la sua espressione facciale, corporea così come il contesto, potrai sapere meglio come si sente il tuo cane e, di conseguenza, rafforzare il vostro vincolo.
1. Boitani, L., & Ciucci, P. (1995). Comparative social ecology of feral dogs and wolves. Ethology ecology & evolution, 7(1), 49-72.
2. Cohen, J. A., & Fox, M. W. (1976). Vocalizations in wild canids and possible effects of domestication. Behavioural Processes, 1(1), 77-92.
3. Cross, N. J., Rosenthal, K., & Phillips, C. J. C. (2009). Risk factors for nuisance barking in dogs. Australian veterinary journal, 87(10), 402-408.
4. Faragó, T., Takács, N., Miklósi, Á., & Pongrácz, P. (2017). Dog growls express various contextual and affective content for human listeners. Royal Society open science, 4(5), 170134.
5. Faragó, T., Andics, A., Devecseri, V., Kis, A., Gácsi, M., & Miklósi, Á. (2014). Humans rely on the same rules to assess emotional valence and intensity in conspecific and dog vocalizations. Biology letters, 10(1), 20130926.
6. Faragó, T., Pongracz, P., Miklósi, Á., Huber, L., Virányi, Z., & Range, F. (2010a). Dogs' expectation about signalers' body size by virtue of their growls. PLoS One, 5(12), e15175.
7. Faragó, T., Pongrácz, P., Range, F., Virányi, Z., & Miklósi, Á. (2010b). ‘The bone is mine’: affective and referential aspects of dog growls. Animal Behaviour, 79(4), 917-925.
8. Feddersen-Petersen, D. U. (2000). Vocalization of European wolves (Canis lupus lupus) and various dog breeds (Canis lupus f. fam.). Archives animal breeding, 43(4), 387-398.
9. Fox, M. W. (1971). Behaviour of wolves and related canids. Malabar, FL: Krieger.
10. Marx, A., Lenkei, R., Pérez Fraga, P., Bakos, V., Kubinyi, E., & Faragó, T. (2021). Occurrences of non-linear phenomena and vocal harshness in dog whines as indicators of stress and ageing. Scientific reports, 11(1), 4468.
11. Massenet, M., Anikin, A., Pisanski, K., Reynaud, K., Mathevon, N., & Reby, D. (2022). Nonlinear vocal phenomena affect human perceptions of distress, size and dominance in puppy whines. Proceedings of the Royal Society B, 289(1973), 20220429.
12. McComb, K., Taylor, A. M., Wilson, C., & Charlton, B. D. (2009). The cry embedded within the purr. Current Biology, 19(13), R507-R508.
13. Michelsson, K., Järvenpää, A. L., & Rinne, A. (1983). Sound spectrographic analysis of pain cry in preterm infants. Early human development, 8(2), 141-149.
14. Miklósi, A., Polgárdi, R., Topál, J., & Csányi, V. (2000). Intentional behaviour in dog-human communication: an experimental analysis of “showing” behaviour in the dog. Animal cognition, 3, 159-166.
15. Molnár, C., Pongrácz, P., Faragó, T., Dóka, A., & Miklósi, Á. (2009). Dogs discriminate between barks: The effect of context and identity of the caller. Behavioural processes, 82(2), 198-201.
16. Molnár, C., Kaplan, F., Roy, P., Pachet, F., Pongrácz, P., Dóka, A., & Miklósi, Á. (2008). Classification of dog barks: a machine learning approach. Animal Cognition, 11, 389-400.
17. Molnár, C., Pongrácz, P., Dóka, A., & Miklósi, Á. (2006). Can humans discriminate between dogs on the base of the acoustic parameters of barks?. Behavioural processes, 73(1), 76-83.
18. Péter, P., Éva, S., Anna, K., András, P., & Ádám, M. (2014). More than noise?—Field investigations of intraspecific acoustic communication in dogs (Canis familiaris). Applied Animal Behaviour Science, 159, 62-68.
19. Pongrácz, P. (2017). Modeling evolutionary changes in information transfer. European Psychologist.
20. Pongrácz, P., Molnár, C., Dóka, A., & Miklósi, Á. (2011). Do children understand man's best friend? Classification of dog barks by pre-adolescents and adults. Applied animal behaviour science, 135(1-2), 95-102.
21. Pongrácz, P., Molnár, C., & Miklósi, Á. (2010). Barking in family dogs: an ethological approach. The Veterinary Journal, 183(2), 141-147.
22. Pongrácz, P., Molnár, C., & Miklosi, A. (2006). Acoustic parameters of dog barks carry emotional information for humans. Applied Animal Behaviour Science, 100(3-4), 228-240.
23. Pongrácz, P., Molnár, C., Miklósi, A., & Csányi, V. (2005). Human listeners are able to classify dog (Canis familiaris) barks recorded in different situations. Journal of comparative psychology, 119(2), 136.
24. Riede, T., & Fitch, T. (1999). Vocal tract length and acoustics of vocalization in the domestic dog (Canis familiaris). Journal of Experimental Biology, 202(20), 2859-2867.
25. Serpell, J. A., & Duffy, D. L. (2014). Dog breeds and their behavior. In Domestic dog cognition and behavior: The scientific study of Canis familiaris (pp. 31-57). Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg.
26. Sibiryakova, O. V., Volodin, I. A., & Volodina, E. V. (2021). Polyphony of domestic dog whines and vocal cues to body size. Current Zoology, 67(2), 165-176.
27. Stephan, G., Leidhold, J., & Hammerschmidt, K. (2021). Pet dogs home alone: A video-based study. Applied Animal Behaviour Science, 244, 105463.
28. Taylor, A. M., Reby, D., & McComb, K. (2009). Context‐related variation in the vocal growling behaviour of the domestic dog (Canis familiaris). Ethology, 115(10), 905-915.
29. Yeon, S. C. (2007). The vocal communication of canines. Journal of Veterinary Behavior, 2(4), 141-144.
30. Yin, S., & McCowan, B. (2004). Barking in domestic dogs: context specificity and individual identification. Animal behaviour, 68(2), 343-355
31. Yin, S. (2002). A new perspective on barking in dogs (Canis familiaris). Journal of Comparative Psychology, 116(2), 189.