CONOSCERSI MEGLIO

Come vedono i cani e i gatti? Come vedono i cani e i gatti?

Gabriella Tami Dottoresa in Medicina Veterinaria e Master in Etologia
Pubblicazione: 12/04/23
Come vedono i cani e i gatti?

Ti sarai chiesto come vedono il mondo i cani e i gatti… Vedono a colori o in bianco e nero? Riescono a vedere al buio? O hanno bisogno di almeno un po’ di luce? E guardano la televisione come noi? Anche se non vedremo mai il mondo con i loro occhi, oggi abbiamo molte informazioni su come funziona la loro vista rispetto alla nostra. Andiamo a vedere quindi come sarebbe osservare il mondo come un gatto o un cane.

Vedono i dettagli come li vediamo noi?

No, perché la loro vista è molto meno nitida della nostra: addirittura, i gatti vedono meno dettagli dei cani. Questo significa tecnicamente avere una minore “acutezza visiva”, intesa come la capacità degli occhi di distinguere chiaramente i dettagli a distanza. In un test oculistico, dove l’ottico mette a una certa distanza un pannello pieno di lettere, viene chiesto quali lettere ci sono scritte.

Per avere un’idea della differenza di acutezza visiva, si stima che per “vedere lo stesso” di una persona con una buona vista (o comunque con occhiali) a una distanza di 6 metri, un cane dovrebbe essere circa 3 volte più vicino all’oggetto1. Nel caso di un gatto, deve essere ancora più vicino2. Se ti è mai capitato di trovarti in un posto dove il tuo cane non si aspettava di trovarti, ora sai il perché.

acutezza visiva cani e gatti


Forse sono miopi?

Normalmente no, ma potrebbe succedere e in questi casi la qualità della vista si riduce notevolmente. Per miopia si intende una condizione della vista dove gli oggetti vicini appaiono ben definiti mentre quello lontani sfocati. Possono soffrirne sia i cani che i gatti3, ma in particolare alcune razze canine4. Ti chiederai come capire se un cane o un gatto “ha bisogno di mettere gli occhiali”, quindi prova a portarlo dal veterinario per valutare se ha qualche deficit visivo.

Vedono i colori?

Avrai sentito dire che i cani e i gatti vedono in bianco e nero, ma non è così perché riescono a percepirli, anche se in modo diverso da noi umani. La nostra vista si basa sulla visione di tre colori, cioè rosso, verde e blu: i cani e i gatti invece ne captano solo due, il giallo-verde e il blu (non sappiamo ancora se proprio come noi)5,6

Quello che vediamo come rosso, loro lo vedono come un giallo intenso: infatti, percepiscono una diversa intensità del rosso e del giallo. Qualcosa di simile accade con il verde, per cui non lo distinguono così nitidamente dal rosso (ad esempio non sanno riconoscere una palla rossa su sfondo verde). Per noi la differenza di colore è evidente, ma loro si basano sull’utilizzo di altri fattori per identificare gli oggetti, come il loro movimento.

colori riescono a vedere cani e gatti


Vedono al buio?

I cani, e ancor di più i gatti, vedono molto meglio delle persone in condizioni di scarsa luminosità. Infatti, riescono a vedere con una quantità di luce 6 volte inferiore rispetto a noi7,8. Tuttavia, nessuno dei due è in grado di vedere nella totale oscurità. I loro occhi sono specializzati per sfruttare al meglio la luce, per cui è necessario che ci sia un po’ di illuminazione perché possano vedere qualcosa.

sensibilita alla luce cani e gatti


Perché brillano gli occhi quando vengono scattate foto con il flash?

 

fotos con flash perros y gatos

Se hai mai scattato una foto con il flash al tuo cane o gatto, soprattutto quando c’è poca luce, potresti aver notato uno strano luccichio nei loro occhi. Questo riflesso ha a che vedere con la sensibilità dei loro occhi alla luce: infatti, sono dotati di una sorta di specchio dietro la retina dell’occhio che li aiuta a sfruttare meglio la luce che entra8,9


Questa struttura, chiamata Tapetum Lucidum, è responsabile dell’effetto “occhi luminosi” che si osserva quando gli animali guardano i fari delle auto. In effetti, se scattiamo una foto con il flash ad una persona, questa apparirà con gli occhi rossi per via della luce che si riflette sui vasi sanguigni della retina.

Guardano anche la TV?

Se il televisore è dotato di uno schermo piatto LCD o a cristalli liquidi, la risposta è “generalmente sì”, ma nel caso dei vecchi televisori a raggi catodici, diremmo allora “non tanto bene”.

Il motivo di questa differenza tra le due tecnologie ha a che vedere con le diverse frequenze di aggiornamento dello schermo. In entrambi i casi, l’immagine in movimento che si vede su un televisore è il risultato della proiezione di diverse immagini al secondo. Gli occhi sono in grado di vedere immagini statiche separate in un intervallo di tempo molto breve e di fonderle in una unica in movimento. Se hai mai sfogliato gli angoli delle pagine di un libro, tutte con un’immagine in sequenza sopra, capisci come funziona.

Il numero di fotogrammi al secondo necessari agli occhi per vedere una singola immagine in movimento è chiamato frequenza di fusione. Questa frequenza è stimata a 55 Hz nei gatti10 e 80 Hz nei cani11. Quindi, uno schermo che emette a una frequenza più bassa per loro, come i vecchi televisori, darà vita ad un’immagine tremolante. Però, gli schermi più moderni tendono ad avere una frequenza di aggiornamento che produce immagini realistiche prive dello sfarfallio che sono visibili sia per noi che per loro12.

frequenza di fusione cani e gatti


Ma come i cani e i gatti riescano a dare un senso alle immagini che vedono in TV, questa è un’altra storia. In generale, i cani sono attratti dalle immagini dei loro simili e da quelle delle persone13 mentre i gatti dalle immagini delle loro prede in movimento14.

Possono soffrire di stanchezza oculare?

Le persone di una certa età possono soffrire di stanchezza oculare. Questa alterazione della vista colpisce l’accomodazione dell’occhio, cioè la capacità di mettere a fuoco oggetti situati a distanze diverse e di passare da una messa a fuoco vicina ad una più lontana, e viceversa. Questo fenomeno è dovuto al cristallino, una lente dell’occhio che con l’età perde elasticità causando questo difetto della vista.

Nel caso dei cani e dei gatti, il cristallino ha meno capacità di accomodazione rispetto a quello umano, anche se giovani. I bambini possono mettere a fuoco gli oggetti a una distanza di 7 cm15, i gatto hanno bisogno di almeno 25-36 cm16 e i cani di 33-50 cm8. Quindi, se vogliamo mostrare loro qualcosa, è meglio mettere l’oggetto proprio davanti al loro muso, così da stimolare l’olfatto invece della vista.

capacita di accomodazione cani e gatti


Qual è il loro campo visivo?

Il campo visivo è tutto lo spazio che viene percepito quando gli occhi guardano dritto davanti a sé. Data la loro posizione anteriore, il campo visivo degli occhi è di 180°. Nei gatti di solito è leggermente più ampia e può raggiungere i 200°17. Invence, per i cani dipende dalla razza8: in media, cioè con un muso né piatto né allungato, il campo visivo è di circa 240°17

Questo consente ai cani di avere una visione periferica molto più sviluppata. Nel campo visivo laterale la vista non è molto accurata, ma è sufficiente a captare la presenza di movimenti e quindi girare la testa in quella direzione per guardare meglio.

campo visivo cani e gatti


Hanno una visione tridimensionale?

Sì, ed è anche una caratteristica fondamentale per la caccia e la sopravvivenza. La zona di tridimensionalità corrisponde al punto in cui i campi visivi si sovrappongono perché gli occhi si trovano in punti diversi e ognuno vede il mondo circostante in modo diverso. Significa che il cervello riceve una doppia informazione visiva. In questa zona, l’integrazione simultanea delle informazioni fornisce il senso di tridimensionalità e diventa fondamentale per calcolare la distanza degli oggetti posti di fronte. Questa zona è ampia circa 90° nei gatti e 60° nei cani (anche se per questi ultimi può variare a seconda della conformazione del muso e della posizione degli occhi), mentre negli esseri umani è di circa 140°17.

visione tridimensionale cani e gatti

Il modo in cui i cani e i gatti percepiscono il mondo è unico e affascinante e riflette le loro origini: nascono come animali da caccia, ma con il tempo hanno “sacrificato” la visione dei dettagli e dei colori per “privilegiare” la sensibilità dei movimenti, la capacità di vedere in condizioni di scarsa luminosità e la valutazione delle distanze.


Quindi, la prossima volta che noti il tuo cane o il tuo gatto guardarsi intorno, ricorda che ciò che vede lui potrebbe essere molto diverso da ciò che vedi tu.

Bibliografia consultata:

1. Lind, O., Milton, I., Andersson, E., Jensen, P., & Roth, L. S. (2017). High visual acuity revealed in dogs. PLoS One, 12(12), e0188557.
2. Jacobson, S. G., Franklin, K. B. J., & McDonald, W. I. (1976). Visual acuity of the cat. Vision research, 16(10), 1141-1143.
3. Belkin, M., Yinon, U., Rose, L., & Reisert, I. (1977). Effect of visual environment on refractive error of cats. Documenta Ophthalmologica, 42, 433-437.
4. Murphy, C. J., Zadnik, K., & Mannis, M. J. (1992). Myopia and refractive error in dogs. Investigative Ophthalmology & Visual Science, 33(8), 2459-2463.
5. Neitz, J., Geist, T., & Jacobs, G. H. (1989). Color vision in the dog. Visual neuroscience, 3(2), 119-125.
6. Daw, N. W., & Pearlman, A. L. (1970). Cat colour vision: evidence for more than one cone process. The Journal of Physiology, 211(1), 125-137.
7. Weale, R. A. (1953). The spectral reflectivity of the cat's tapetum measured in situ. The Journal of physiology, 119(1), 30.
8. Miller, P. E., & Murphy, C. J. (1995). Vision in dogs. Journal-American Veterinary Medical Association, 207, 1623-1634.
9. Lesiuk, T. P., & Braekevelt, C. R. (1983). Fine structure of the canine tapetum lucidum. Journal of Anatomy, 136(Pt 1), 157.
10. Loop, M. S., & Smith, D. C. (1980). Critical flicker fusion in normal and binocularly deprived cats. Vision Research, 20(1), 49-57.
11. Healy, K., McNally, L., Ruxton, G. D., Cooper, N., & Jackson, A. L. (2013). Metabolic rate and body size are linked with perception of temporal information. Animal Behaviour, 86(4), 685-696.
12. Davis, J., Hsieh, Y. H., & Lee, H. C. (2015). Humans perceive flicker artifacts at 500 Hz. Scientific reports, 5(1), 1-4. 
13. Graham, L., Wells, D. L., & Hepper, P. G. (2005). The influence of visual stimulation on the behaviour of dogs housed in a rescue shelter. Animal Welfare, 14(2), 143-148.
14. Ellis, S. L., & Wells, D. L. (2008). The influence of visual stimulation on the behaviour of cats housed in a rescue shelter. Applied Animal Behaviour Science, 113(1-3), 166-174.
15. Kaufman P. Accommodation and presbyopia: Neuromuscular and biophysical aspects. In: Hart WM, ed. Adler's Physiology of the Eye: Clinical Application. 9th ed. St Louis, Mosby Year-Book Inc, 1992, pp 391-411.
16. Bloom, M., & Berkley, M. A. (1977). Visual acuity and the near point of accommodation in cats. Vision Research, 17(6), 723-730.
17. Sherman, S. M., & Wilson, J. R. (1975). Behavioral and morphological evidence for binocular competition in the postnatal development of the dog's visual system. Journal of Comparative Neurology, 161(2), 183-195.

Condividere su